. Non credeva alla sua preparazione e ha voluto testare che non stesse copiando. Questo metodo certamente non è ortodosso e ha fatto partire inchieste interne alla scuola. Non è però l’unico escogitato dagli insegnanti per interrogare e fare verifiche anche in didattica a distanza senza che gli alunni copiassero.uno studente su due ha sperimentato metodi definiti assurdi ideati dai professori.
Ci sono insegnanti che hanno fatto fare con la telecamera un’ispezione preventiva della stanza alla ricerca di libri sottobanco o genitori nascosti sotto le scrivanie. Altri hanno chiesto che i ragazzi usassero una doppia telecamera, quella del pc e quella di tablet o telefono. Impossibile per gli insegnanti non verificare periodicamente la preparazione dei ragazzi. Difficile però fidarsi da dietro un pc. Come fare allora?. Chi ha fatto le interrogazioni senza utilizzare metodi particolari ha cercato di capire se i ragazzi leggevano soltanto guardando i movimenti degli occhi e ascoltando le parole utilizzate. C’è chi fa domande che obblighino al ragionamento e la cui risposta non si trova direttamente sul libro.
, altri ancora fanno tenere in mano una matita o un altro oggetto. Per i compiti in classe l’83% degli studenti ha detto di dover tenere telecamera e microfono accesi. Ancora una prova di come la didattica a distanza non si possa fare trasportando il lavoro in aula davanti al pc.
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