Purtroppo dalla decisione presa e inserita nel nuovo decreto, l’iniziativa non ha avuto l’esito desiderato. Infatti,
al momento, sulla richiesta di riaprire tutti gli impianti, anche quelli al chiuso, rimane la data prevista al primo luglioMa il grido di allarme non si spegnerà, perché, secondo ciò che dice lastima perdite per circa il 70 per cento del fatturato in 15 mesie non accessibili alla stragrande maggioranza di associazioni e società sportive
che vivono di entrate istituzionali e non commerciali a fronte di ingenti costi per conservare e manutenere il patrimonio impiantistico.Un messaggio per cui ci hanno messo la faccia diversi campioni del nuoto, da Tania Cagnotto a Filippo Magnini, da Gregorio Paltrinieri a, le nuovissime generazioni e tutto il settore ‘amatoriale’ sono fermi da quasi un anno e ovviamente gli impianti ne soffrono di conseguenza. Siamo tutti partiti dalla nostra piccola piscina di paese!!Ci conto!!».
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