durante gli anni Ottanta, entra in Forza Italia con le politiche del ’94. Il filosofo lucchese fa capo al cosiddetto gruppo “dei professori” . Assume il ruoloe critica apertamente gli eccessi del giustizialismo di Mani Pulite.Nella XIII legislatura, tra il 1996 e il 2001 prosegue il suo impegno sui temi della giustizia in Italia: è stato ispiratore della riforma costituzionale sul “giusto processo”, che ha modificato l'articolo 111 della Carta.
Dopo l’impegno politico, negli ultimi anni è tornato alla sua antica passione, gli studi filosofici, concentrandosi sul. Già nel 2004 aveva firmato con l’allora cardinale Ratzinger un libro dal titolo emblematico,Perché dobbiamo dirci cristiani. Il liberalismo, l’Europa, l’Etica . La tesi di fondo sostenuta da Marcello Pera è che i diversi stati nazionali d’Europa sono accomunati da un grande fattore culturale unitario, che non corrisponde né al Rinascimento né all’Illuminismo, bensì al Cristianesimo. Pera, in particolare, riconduce l’identità culturale dell’Europa ai Vangeli e agli Atti degli Apostoli .
Per il referendum costituzionale del 2016, in seguito alla riforma della Carta fortemente voluta da Matteo Renzi, allora premier, si schiera per il sì.
Un cristianuccio ottuso
Forse il migliore della terna
Claude-Henri de Rouvroy conte di Saint-Simon maestro di Auguste Comte.
UNA PERSONA SERIA CHE SAPRÀ ESSERE VERAMENTE AL DI SOPRA DELLE PARTI.!!!!!!!
Un imbarazzante anti abortista.
mejo na pera.
É il più decente rispetto agli altri proposti...
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