Che Genoa! Rimonta il Lione: 4-3. Goleada Samp e Lecce: tutti i risultati

  • 📰 Gazzetta_it
  • ⏱ Reading Time:
  • 24 sec. here
  • 2 min. at publisher
  • 📊 Qulity Score:
  • News: 13%
  • Publisher: 65%

Goleada di Samp e Lecce. Bene anche Bologna e Verona: tutti i risultati delle amichevoli serieA

Italia Notizie Notizia

Italia Ultime Notizie, Italia Notizie

Armenteros, l'ultimo arrivato Kragl e Improta segnano le reti con cui il Benevento di Pippo Inzaghi batte la squadra B della Fiorentina. Il primo tempo si chiude con i giallorossi in vantaggio, poi nel secondo tempo la squadra campana chiude definitivamente il test amichevole contro la formazione viola.Con cinque reti di scarto, il Verona saluta l'Union Feltre, squadra militante nel campionato di Serie D.

I giallorossi hanno indossato il lutto al braccio e prima del calcio d’inizio è stato osservato un minuto di raccoglimento per ricordare l’ex patron giallorosso, Giovanni Semeraro, scomparso nella tarda mattinata di oggi. Questi i marcatori: 22’ Felici; 29’ La Mantia; 32’ Lapadula; 37’ La Mantia rig e nel secondo 12' Dubickas, 24 Quarta, 34' Riccardi e 44' Falco.Brutto k.o per l'Udinese: il Ravenna ha battuto la squadra di Igor Tudor 2-1.

Abbiamo riassunto questa notizia in modo che tu possa leggerla velocemente. Se sei interessato alla notizia puoi leggere il testo completo qui. Leggi di più:

 /  🏆 20. in İT
 

Grazie per il tuo commento. Il tuo commento verrà pubblicato dopo essere stato esaminato.

Similar News:Puoi anche leggere notizie simili a questa che abbiamo raccolto da altre fonti di notizie.

Cronaca di una morte annunciata - La StampaMatteo Salvini dice che il rapporto di fiducia con Di Maio ormai è rotto, anche sul piano personale. Di Maio risponde di sentirsi pugnalato alle spalle da una Lega che attacca il Movimento a colpi di bugie e fake news. Ma Salvini stavolta è davvero arrabbiato e fa sapere che oggi diserterà sia il Consiglio dei ministri sia il vertice sull'autonomia. Anche Di Maio, però, sostiene di essere molto arrabbiato e dice che «se Salvini vuole la crisi parli chiaro e se ne assuma la responsabilità». La giornata di ieri è dunque filata via così, tra insulti e ripicche. A questo punto, il copione tradizionale prevederebbe le seguenti battute: a un passo dalla crisi. Oppure: volano gli stracci. Ma gli stracci volano da mesi ed a un passo dalla crisi il governo gialloverde ci è già arrivato mucchi di volte. E forse è questo - oggi - il rischio maggiore, come insegna la favola di «al lupo al lupo»: è talmente tanto che i due vicepremier litigano ed evocano la crisi, che forse nemmeno loro credono più al peso e all'effetto di quel che dicono e di quel che minacciano. Ma nella favola - come è noto - alla fine il lupo arriva. E nell'ennesima lite tra gialloverdi, stavolta c'è del veleno nuovo e decisioni che sembrano preannunciare davvero burrasca. Salvini, per esempio, tira in ballo - a freddo - i guai giudiziari del padre di Di Maio, il quale replica ricordando le inchieste sulla Lega. Ma il segnale peggiore arriva dall'imperscrutabile Giorgetti, che al tramonto decide di salire al Quirinale per annunciare al Capo dello Stato la sua indisponibilità per qualunque ruolo o poltrona in sede europea. E oggi di fronte a Mattarella potrebbe sedersi Salvini: per annunciare che il governo è al capolinea o per lanciare l'ennesimo penultimatum. Si rischia dunque di scivolare verso la crisi un po' così, quasi per un'inerzia incontrollabile? Sì, stavolta il rischio c'è. Lo si deduce dai toni, certo, ma anche da argomentazioni polemiche che paiono vere e proprie anticipazioni di propaganda elett È un gne gne continuo 'morte annunciata' Agenzia Stampa per onoranze funebri ecchebellibellini
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

Solo con un addestramento perfetto gli astronauti possono controllare emozioni e angosce - La StampaGentile Beccaria, In occasione dei cinquant’anni del primo sbarco dell'uomo sulla Luna non si può non pensare al coraggio di quegli astronauti. Ma è possibile che non abbiano paura quando sono soli nell’immensità dello spazio? Tanti anni fa la domanda fu posta al comandante della «Gemini 6», Walter Schirra, che, con una sintesi magistrale, rispose: «Paura, mai. Preoccupazione, spesso. Ansia, quasi sempre». Dopo qualche anno, al medico dell’equipaggio dell’Apollo 11, la navicella del primo volo sulla Luna, qualcuno chiese se Armstrong, Aldrin e Collins avessero portato in missione una fiala di veleno, così da abbreviare la loro vita in caso di incidente irreparabile. La risposta fu negativa. Pur avendone parlato, i tre piloti decisero che in ogni caso avrebbero scelto di lottare fino alla fine. Gli esploratori dei nuovi mondi sono uomini eccezionali, straordinari ingegneri che devono saper fare cose strabilianti, come fossero normali. La preoccupazione è comunque sempre presente. Ogni navicella spaziale si compone di milioni di pezzi e ognuno deve funzionare alla perfezione. L’ansia è controllata dallo straordinario addestramento. Tuttavia, credo che la paura non si possa del tutto cancellare, ma semplicemente relegarla in profondità. A tal punto che non possa interferire con le attività della mente. Ma la sua pur recondita presenza anche i superuomini non potranno mai ignorarla. Michele Massa - Bologna Gentile Michele, Lei ha ragione, la paura non si cancella. Se si chiede che cosa sia la paura a chi è stato nello spazio si ottengono risposte spesso evasive e alcuni astronauti sostengono di controllare quel potente intreccio di emozioni e angosce e, addirittura, di cancellarlo grazie alla perfezione dell’addestramento. Credo che una delle risposte più dirette - e sincere - sia arrivata da Luca Parmitano, che il 20 luglio partirà per una missione sulla Stazione Internazionale. Una sua «passeggiata» nel cosmo rischiò di trasformarsi in tragedia, quando il casco iniziò
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

La Germania segue la Francia: vuole tassare i biglietti aerei - La StampaDopo la Francia anche la Germania vuole tassare i biglietti aerei in difesa del clima. «Non è possibile che su molte tratte sia più economico oggi prendere l’aereo che non il treno», ha dichiarato ieri la ministra all’ambiente Svenja Schulze prima di una riunione in cancelleria sul tema della lotta alle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. «Sono quindi dell’opinione che anche il traffico aereo debba contribuire a sostenere le enormi spese legate al surriscaldamento atmosferico e all’inquinamento». La ministra socialdemocratica punta così a una sorta di imposta sulla CO2 da addebitare su ogni biglietto aereo in base alle sue emissioni e alla lunghezza del volo. Dal momento che l’introduzione di una simile tassa a livello europeo non sembra ancora realizzabile, la Germania vuole giocare d’anticipo e seguire l’esempio della Francia che, a partire dal 2020, vuole riscuotere un’imposta ambientale su ogni biglietto aereo fra 1,50 e 18 euro. Le compagnie aeree: “Non è equo” Immediata è stata la reazione delle compagnie aeree che per voce del presidente dell’associazione tedesca per l’aviazione civile Matthias von Randow definiscono la proposta della ministra come «controproducente» e poco equa. «La ministra Schulze ha forse dimenticato che in Germania il traffico aereo civile viene già tassato dal 2011 e questo in modo piuttosto salato», ricorda von Randow. Ogni biglietto per voli in partenza dalla Germania viene così tassato con un’imposta fra i 7,38 e i 41,49 euro. Questo ha garantito allo stato tedesco solo l’anno scorso entrate supplementari per ben 1,3 miliardi di euro. La tassa inoltre colpirebbe soprattutto le fasce sociali più basse, sostiene il portavoce di una compagnia aerea low-cost, quelle cioè che non possono permettersi di sborsare fino a 150 euro per il solo viaggio di andata su di un treno veloce della Deutsche Bahn fra Berlino e Monaco di Baviera. Per salvare il clima e fare qualcosa contro le emissioni di CO2 sarebbe forse più opportuno abbass Ma perché non aboliscono gli aerei ? Si può andare in dirigibile o in mongolfiera !
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

Da Cher a Joan Baez, se è sempre l’ultimo concerto - La StampaFra le diavolerie che il musicbusiness si è inventato per far cassa con il cruciale passaggio alla terza età delle star più popolari e amate e dunque di sicuro richiamo ai concerti, i Farewell Tour sono il fenomeno più paludoso, perché ancora pochi consumatori di musica hanno capito il cosiddetto trucco della valigia. Trucco tutto sommato innocente, va detto, perché per esempio i tour dell’addio - Elton John o Joan Baez, per dire solo di quelli in corso - ispirano i sentimenti più profondi e definitivi, riportano a galla memorie e accendono nostalgie, tanto che in fondo non ci vai nemmeno per vedere come sono loro adesso, con le loro panze o le rughe o la voce sgranata, ma piuttosto per dialogare con il fanciullino che è in te: quello che di Sir Elton ammirava il salire sul pianoforte a cantare «Crocodile Rock» con gli occhiali stravaganti e gli stivaletti rossi, mentre gli spiriti più idealisti ripetono all’infinito dentro di sé «We Shall Overcome» con Joan Baez che suona la chitarra, come ai bei tempi in cui Salvini doveva ancora nascere. Ma il trucco c’è, e si vede. I tour dell’addio durano N anni, dipende dal successo che hanno ma non solo: teoricamente, possono terminare con la morte fisica del divo di riferimento, e a volte nemmeno la morte li ferma. I campioni di addio restano infatti i grandissimi Eagles di «Hotel California»: il loro «Farewell tour 1» (notare la numerazione) si fermò per la malattia di Glenn Frey nel 2013, all’apice di una gloria mai così estesa. Ma l’anno dopo la morte di Frey, nel ‘17, la band annunciò che il di lui figlio, Deacon, avrebbe sostituito papà. E avanti con il «Farewell 2», regolarmente in corso e passato l’anno scorso dall’Arena di Verona. Sconsigliato dunque intenerirsi più di tanto, e meglio non stare a portarsi tanti fazzoletti, quando si va a un concerto d’addio: perché può passare a dirti ciao ciao sotto casa la seconda volta il tuo preferito, come succede proprio in questi giorni a Joan Baez in Piemonte. Come in tanti a
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

Il Colle: se cade tutto voto a settembre. Ma M5S non ci crede - Il Fatto QuotidianoIl colloquio si è tenuto nell’appartamento del Presidente, quello che si sceglie per gli incontri riservati. Venti minuti o poco più, in cui il sottosegretario Giancarlo Giorgetti ha spiegato a Sergio Mattarella che rinuncia al posto da commissario europeo. E forse anche a qualcosa di più. È il governo che adesso rischia. Tant’è che il … Vi è piaciuto votare per la Von der Troyen? Adesso tornate a scuola. E cosa ti aspettavi da quel soggetto. Basta guardare il suo volto, gli occhi, per capire che Dante lo avrebbe collocato in un girone infernale. cosi la lega potrà andare dai suoi amici del pd
Fonte: fattoquotidiano - 🏆 45. / 51 Leggi di più »

Renzi e Boschi in soccorso del governo: mozione di sfiducia per ricompattarlo - Il Fatto QuotidianoLa giornata del Partito democratico è concitata, confusa, con la tensione che cresce via via che avanzano le ore. Telefonate, colloqui, contatti per capire se davvero la Lega ha intenzione di far cadere il governo. E che cosa dovrà fare il Pd a quel punto (ammesso che abbia lo spazio per farlo). Ma nel frattempo, … Se il Pd non caccia i renzioti non ne escono, troppo affamati di potere e rancorosi. marcotravaglio 😂😂😂😂Travaglio dai 🤦‍♂️ marcotravaglio Ancora parlano questi soggetti?
Fonte: fattoquotidiano - 🏆 45. / 51 Leggi di più »