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Calcio in tv: le partite di domenica

La Premier League e il campionato di serie B riempiono la domenica degli appassionati di calcio.

Sky. La pay tv sta accompagnando nel migliore dei modi le feste di Natale dei calciofili attraverso lo spettacolo della Premier League.

Sul satellitare Dazn1 sono in palinsesto Pescara - Chievo alle 12,30, Perugia-Venezia alle 15, Benevento-Ascoli alle 18, Empoli-Livorno alle 21. RaiSport. Sul canale 57 appuntamento pomeridiano con la serie B: alle 15 va in onda Cittadella-Entella. "Chiunque ha il diritto alla libertà di opinione ed espressione; questo diritto include libertà a sostenere personali opinioni senza interferenze...."

 

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La tela di Penelope dei ministeri spacchettati - La StampaOggi il premier Giuseppe Conte ha diviso – con termine tecnico “spacchettato” - il Ministero dell’Istruzione da quello dell’Università. Può sembrare una scelta di buon senso politico, anche perché le politiche della Scuola sono diverse da quelle dell’Università. Ma burocraticamente è una follia. Perché? Dobbiamo ricordare che tradizionalmente le competenze su scuola e università sono state gestite dal Ministero della Pubblica istruzione, creato con questa denominazione dal Governo Badoglio nel 1944. Poi nel 1989, con il Governo De Mita, fu creato il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, assegnato al Ministro Antonio Ruberti. Due Ministeri due Ministri, per una decina di anni. Nel 2001 il Dicastero è tornato ad essere accorpato con il Governo Berlusconi II, che ha creato il Ministero della Pubblica Istruzione, Università, Ricerca Scientifica e Tecnologica, cioè il MIUR, affidandolo al Ministro Letizia Moratti. Nel 2006 il Governo Prodi II ha di nuovo diviso le competenze dell’Istituzione da quelle dell’Università con i Ministri Giuseppe Fioroni e Fabio Mussi. E Berlusconi nel 2008 ha nuovamente accorpato il MIUR con il Ministro Maria Stella Gelmini. Il Ministero è rimasto unito per questi ultimi 10 anni nei governi Monti, Letta, Renzi, Gentiloni e Conte I. Stabilizzandosi nelle competenze e nel funzionamento. Fino ad oggi. Tenere unite o divise le due competenze ministeriali può sembrare una scelta soltanto politica, per capire se gestire le politiche dell’Università e della Ricerca insieme o separatamente da quelle della Scuola. Invece è anche un serio problema burocratico. Perché ogni volta che si accorpa o si spacchetta un ministero serve una legge per disporlo. E poi servono i regolamenti di organizzazione dei due nuovi ministeri. E la nomina di due capi di gabinetto, due segreterie, due portavoce, e cosi via. Poi i decreti di attuazione e ancora i trasferimenti del personale, delle infrastrutture e delle sedi. E le nomine dei nuovi Direttori gen Wingardium leviosa 🚴🏿‍♂️
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