L'Inter era stata l'ultima a batterla, il 25 settembre dello scorso anno. Superando 2-1 i nerazzurri la Lazio si è presa il secondo posto solitario della classifica, vincendo in rimonta una partita bella, emozionante, fisica e dura, con tanti ammoniti, ma mai scorretta.
Ora orizzonti di gloria si spalancano davanti alla creatura di Simone Inzaghi. Ha vinto, risalendo dallo svantaggio con cui aveva chiuso il primo tempo, forse non la squadra più forte in assoluto, ma quella che ha voluto i tre punti con più caparbietà, forgiata dalla grinta del suo allenatore. Al cospetto di un Inter che ha lottato metro su metro, in ogni zona del campo, consapevole che cadere a Roma poteva essere letale per la volata scudetto.
Olimpico con una cornice di pubblico degna dell'importanza della partita, anche grazie ai 10mila interisti che riempiono una fetta della Sud. Un bell'ambiente di festa, grazie allo storico gemellaggio tra le tifoserie. Almeno fino al fischio d'inizio, quando iniziano i 'buu' contro l'ex De Vrij. In tribuna anche il ct Roberto Mancini, osservatore di una sfida che la vittoria pomeridiana della Juventus ha reso ancor più avvincente.
L'Inter risponde con il contropiede portato da Brozovic. Palla sulla sinistra a Lukaku e deviazione in angolo di Strakosha. Leiva e Immobile ci provano da lontano, con tiri alti. La Lazio, piuttosto sbilanciata in avanti, si espone alle ripartente nerazzurre, l'arma preferita di Conte. I padroni di casa spingono tanto nel finale del primo tempo, ma guadagnano solo tre angoli. Jony non è Lulic e i suoi cross spesso sono fuori misura.
Non basta per alimentare i sogni scudetto. Quindi Inzaghi inserisce insieme Correa e Lazzari per l'inconsistente Caicedo e Jony. Il gol cambia l'inerzia della partita ed al 24' la Lazio ribalta il risultato. Brozovic salva sulla linea la conclusione di Marusic, ma la palla arriva a Stankovic che batte Padelli, lento ad andare giù sul suo rasoterra, forse perché coperto. Ora tocca a Conte correre ai ripari. Fuori Candreva e Brozovic, posto a Moses ed Eriksen.
Urka!
Da juventino complimenti alla Lazio e ad Inzaghi l'allenatore che quest'estate speravo andasse alla juve perché oltre che bravo ha lo stile juve. Complimenti a Lo Tito e Tare.
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