di Alessia CanditoSfuma definitivamente l'ipotesi Tronca, ma per il ministro degli Affari regionali in visita in Calabria "il commissario alla sanità non deve diventare una figura mitologica". Gli ospedali da campo saranno solo due rispetto ai quattro previsti- "La sanità non è un'azienda, ma un diritto". Recita così uno degli striscioni esposti per "accogliere" il ministro, oggi a Catanzaro per la Conferenza Stato Regioni.
Da lontano si fa sentire anche la Chiesa, che con il vescovo di Catanzaro tuona "l'errore più grave è delegare tutto ad uno, o a qualcuno, sperando che questo basti per cambiare" ma "in un tempo in cui impera ciò che fa notizia sensazionale, sottrarsi a una responsabilità, magari modesta ma continua, è tentazione forte che si trasforma a volte in viltà".
Per rispondere all'emergenza, verranno messi in piedi anche ospedali da campo, ma saranno solo due rispetto ai quattro previsti. A Locri e Tropea, nei pressi di Vibo Valentia, si è deciso di optare per la riapertura di vecchi reparti o ali di ospedali dismessi negli anni del commissariamento, costati alla Calabria la chiusura di 18 nosocomi.
A Cosenza, o meglio alla periferia della città, in zona Vaglio Lise, l'ospedale da campo ci sarà. La tenda da 40 posti è stata messa in piedi dall'esercito e a breve sarà operativa. Secondo l'accordo di collaborazione chiuso con il governo, ad occuparsene saràcon la sua Emergency, che a breve dovrebbe essere operativo in regione.
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