Negli anni coraggiosi delle rassegne cinematografiche simili a maratone, il coraggio mi spinse a vedere la messinscena deldi Mozart girata da Aleksandr Sokurov. Nel film, il regista riprende il coro della filarmonica di San Pietroburgo in movimento, alternando le inquadrature con i volti del pubblico di cui percepiamo sia l’estasi sia il tormento.
È stato solo dopo molti momenti d’intimità conTroppo spesso affidiamo l’idea di sacro al singolo interprete, e non è un caso se Giovanni Lindo Ferretti è il primo nome che si fa nitido nella nebula di una musica che spaventa.
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