è professoressa di Psicobiologia e insegna Comportamento e benessere animale all’Università di Trieste, dove dirige il Laboratorio di cognizione animale . «Il mio interesse per gli animali è nato da bambina, osservando il merlo indiano di mia zia che ripeteva a chiunque gli passasse davanti: “Avanti Popolo, alla riscossa”. Volevo capire cosa significasse per lui quel motivetto».
: mi limito a sgranocchiare noci, anacardi, uvette e bacche di goji. Proprio come fanno gli scoiattoli e gli uccellini: mi pare che questo menu li aiuti a essere rapidi e leggeri!».«Da quindici anni, al Laboratorio di cognizione animale, che si trova al confine con la Slovenia, studio polpi e cani, ma soprattutto i pulcini di pollo, che non hanno bisogno di cure parentali alla nascita
, ma vengono al mondo già “imparati”: la loro osservazione mi permette di distinguere le competenze innate da quelle acquisite. A lungo ho osservato anche i gamberi killer della Luisiana che, pur misurando solo una dozzina di centimetri, sono in grado di far scappare i gabbiani brandendo le loro chele come fossero spade affilate., un angolo di foresta tropicale, ricco di biodiversità, che ospita più di 400 specie di farfalle e insetti vivi provenienti da tutto il mondo».
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