Sereno, ma deciso: Eric Lombardi usa Instagram per rendere noto un episodio accaduto l’altra sera a Bergamo, durante Treviglio-Edilnol Biella di serie A2. Anche in un mondo come quello della pallacanestro, multietnico da sempre, è successo che dagli spalti si siano sentiti insulti razzisti. Sono risuonati nelle orecchie del numero 21 di Biella, italiano al 100%, con un titolo europeo Juniores vinto nel 2013 in maglia azzurra: «Ai tifosi di Treviglio che mi hanno urlato la parola “negher” e che allo stesso tempo mi davano del Mario Balotelli, ricordo che hanno un giocatore di colore in squadra», ha scritto Lombardi, in una «storia» di Instagram.

Il riferimento è a Ursulo D'Almeida che, a differenza del rossoblù, è nato nel Benin ed è a Treviglio dal 2017. Per la Federbasket è di formazione italiana, anche se non ha la cittadinanza e il passaporto è ancora quello del paese d'origine. Lombardi chiude il messaggio rivolgendosi al resto del pubblico presente al palazzetto di Bergamo: «Dispiaciuto per questo avvenimento - scrive - ringrazio i tifosi di Treviglio che non hanno utilizzato insulti razzisti e hanno pensato a sostenere la propria squadra».

«Ed erano la maggioranza - assicura il club manager di Pallacanestro Biella Marco Atripaldi che già giovedì sera ha parlato a lungo con il giocatore, toccato nel vivo da quanto è successo -. Sono solidale con lui, anche se personalmente non ho sentito nulla. Ma quello che si dice spesso, che certi episodi sono frutto di due cretini, questa volta vale davvero». Nulla di organizzato, insomma, ma qualcosa di sporadico e isolato, anche se non meno fastidioso. «Tra l’altro - prosegue Atripaldi - ho sentito anche cori contro Saccaggi, simili a quelli che ci sono costati 900 euro di multa nella partita in casa con Trapani. Ma il castigo è arrivato a noi». Sul referto degli arbitri infatti non c’è traccia di insulti razzisti o di comportamenti scorretti dei supporter di casa. L’unico provvedimento sulla partita è una multa di 450 euro a Biella per offese ai direttori di gara.

Solo pochi giorni fa, il co-capitano dell’Edilnol, nato a Torino e adottato da una famiglia biellese, aveva usato i suoi canali social per condividere una presa di posizione sul troppo silenzio attorno al caso-Balotelli allo stadio di Verona, imitato dal capitano di Latina, pure lui biellese, Davide Raucci.

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