Il Barocco si è da sempre contraddistinto fra le epoche storiche per lo sfarzo a tratti sovrabbondante dei suoi decori. L’irregolarità delle forme, la vivezza dei colori, l’utilizzo smodato di pennellate d’oro – in poche parole, una meravigliosa sfrenatezza. La moda non manca visita nel presentare la sua reinterpretazione contemporanea degli abiti d’epoca, traslando la smodatezza di gonne ampie e chilometri di broccati nella preziosità delle sfumature e nell'attenzione al dettaglio.
Punto di partenza è l’utilizzo del colore. Le tinte si incendiano, abbandonando il pallore dei toni nude e pastello per riscoprire le sfumature vibranti delle pietre preziose. Rubino, ambra, topazio, smeraldo e tormalina, e ancora zaffiro e ametista – un arcobaleno gemmato che calca le passerelle. Prada, per esempio, accosta il rosa quarzo a gonne in pelle acquamarina.
Tonalità a dir poco importanti e vistose, protagoniste di ogni outfit che vanno viziate al pari di dame d’altri tempi: niente accostamenti azzardati, solo una perfetta sintonia cromatica, e soprattutto niente sobrietà – il bijoux è d’obbligo, la scarpa è importante, la borsa è gioiello.
La ricchezza dei tessuti è un altro punto forte del barocchismo estetico delle collezioni autunno inverno 2019 2020. Prediletto dai nobili Europei nel Barocco era il broccato, per il suo spessore, la sua morbidezza, e per bellissimi ricami.
Fra le stoffe più difficili da indossare, il broccato si declina il molte versioni diverse nella collezione di Dolce & Gabbana, in completi dal taglio sartoriale con motivi floreali ricalcati sui motivi décor dei palazzi del Seicento, e viene drappeggiato in un dualismo romantico negli abiti di Simone Rocha, che lo associa a un delicato cotone con stampa geometrica rosa e bianca.
Il taglio dell’abito è il tratto finale dell’abbigliamento Barocco invernale, con colli importanti, maniche a sbuffo e gonne ampie. La moda era una musicalità, un fruscio di vesti sul pavimento, che si riporta oggi in pizzi che fuoriescono dai polsini, in orli lunghi, in vitini stretti.
Etro crea uno scollo sensuale, con maniche a sbuffo che si diramano dal corsetto di un mini dress in broccato scuro effetto paisley, mentre Louis Vuitton traduce la gorgiera in un colletto a volant giallo bordato di blu di Prussia.
A completare queste mise, non ancora sufficientemente ricche, ci sono gli accessori. Il gioiello è essenziale, è il tassello mancante nella quotidianità e che va invece rispolverato per tornare in gioco. Il gioiello di Gucci è estremo e importante, è metaforico e metafisico nelle forme dategli da Alessandro Michele, è un maxi ciondolo di un crocifisso, un collier in lamine dorate, ear cuffs incastonate di pietre dure, mentre Chanel è una profusione della regina del Barocco: la perla.
Il Barocco è una forma poetica e sopra le righe di interpretare la moda: è la voglia di estro, di divertimento, di rompere i canoni di equilibrio, simmetria e sobrietà per lasciarsi andare alle danze in un turbine di colori.