Molta qualità e un pò meno quantità. Così è stata la vendemmia 2019 in Italia, secondo le stime definitive fornite da Assoenologi, Ismea e Uiv a chiusura di un raccolto iniziato in ritardo rispetto allo scorso anno e protrattosi fino ai primi giorni di novembre. La produzione complessiva di vino e mosto è misurata in 44,5 milioni di ettolitri, con una flessione del 19% rispetto ai 54,8 milioni del 2018.

Tutte le regioni italiane hanno segnato un calo produttivo più o meno marcato, ad eccezione della Toscana che, invece, ha registrato un aumento del 10% rispetto all’anno scorso. Il Piemonte ha registrato una contrazione del 21%, la Lombardia addirittura del 40%, il Veneto del 16% e l’Emilia Romagna del 23%. La prima regione a staccare i grappoli è stata la Sicilia a inizio agosto, seguita, a cavallo di Ferragosto, dalla Puglia e poi dalla Lombardia (Franciacorta) nella seconda decade di agosto. Il pieno della raccolta è avvenuto tra l’ultima decade di settembre e la prima di ottobre. La vendemmia si è conclusa tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre con i conferimenti degli ultimi grappoli di Nebbiolo in Valtellina, di Cabernet in Alto Adige, di Aglianico del Taurasi in Campania e dei vitigni autoctoni sulle pendici dell’Etna.

«I ritardi hanno giocato un ruolo positivo e determinante sulla qualità del prodotto raccolto, avendo beneficiato, da nord a sud, di un clima autunnale particolarmente asciutto» dicono i tecnici di Assoenologi, Ismea e Uiv. Di fatto, in molte zone, tale situazione ha permesso di vendemmiare grappoli in perfetto stato fitosanitario, il che ha favorito, soprattutto nelle regioni nel nord, la concentrazione degli aromi nelle uve a bacca bianca. Concludono gli esperti: «Questa serie di variazioni climatiche e meteorologiche, accompagnate da sapienti scelte tecniche quali l’individuazione della corretta maturità fenolica, prospettano un’annata vinicola molto buona e, fatte salve le zone colpite da fenomeni temporaleschi di forte intensità, si rilevano già diversi casi di eccellenza che si dovranno concretizzare con un attento lavoro in cantina».

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