15 novembre 2019 - 18:49

Papa, visita a sorpresa al presidio medico dei poveri in San Pietro

Applausi e selfie per Francesco, che in compagnia di monsignor Fisichella si è presentato senza preavviso nell’ambulatorio che fino a domenica fornisce gratis cure e analisi per chi non può accedervi facilmente

di Ester Palma

Papa, visita a sorpresa al presidio medico dei poveri in San Pietro
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Papa Francesco ama le sorprese e nel pomeriggio di venerdì si è presentato senza preavviso al Presidio sanitario, la struttura sanitaria polifunzionale allestita sul lato sinistro dell’ovale berniniano, che per una settimana, come ogni anno in occasione della terza Giornata Mondiale dei Poveri, fornisce visite mediche specialistiche, cure, analisi cliniche ed esami strumentali gratuiti per tutti poveri e i senzatetto che normalmente hanno difficoltà ad accedere ai servizi sanitari specialistici. Il presidio sarà attivo fino alle 20 di domenica 17. Francesco ha anche inaugurato una nuova casa per i senzatetto. La palazzina di inizio Ottocento, di quattro piani, è affidata all’Elemosineria Apostolica e gestita dalla Comunità di Sant’Egidio: si trova a pochi metri dal Colonnato di Piazza San Pietro e dispone di quasi 2.000 metri quadri di proprietà del Vaticano, che saranno adibiti a rifugio, mensa e foresteria. Il centro si chiama «Palazzo Migliori», dal nome della famiglia che l’ha occupata fino a gli anni Trenta, prima di cederla alla santa Sede che l’ha destinata a una congregazione religiosa femminile. Ora che è di nuovo libera Papa Francesco ha deciso di farne un’opera di carità per le persone più bisognose e in difficoltà.

«Prestazioni da vero ospedale»

Per il suo «Venerdì della Misericordia» Francesco è arrivato in auto, sotto la pioggia e le forti raffiche di vento, poco dopo le 16,30, in compagnia di monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e organizzatore del Presidio Sanitario Solidale. Dopo essere stato accolto con un applauso, si è fermato a parlare con gli operatori e i tanti pazienti, ha posato sorridendo per decine di selfie e si è informato sull’andamento della struttura. «Credo che la cosa più importante sia l’incontro con tanti pazienti, persone che il più delle volte sono invisibili. Il Papa ha visitato tutto, si e’intrattenuto anche nell’ambulatorio del podologo. Qui queste persone trovano accoglienza, ascolto dai medici e dai tanti volontari», ha spiegato monsignor Fisichella. «Nel presidio - spiega la Sala stampa vaticana - vengono offerte prestazioni mediche che nulla hanno da invidiare a un vero ospedale. Dalle analisi cliniche alla dermatologia, dalla cardiologia alla ginecologia, dall’oculistica all’ecografia, alla podologia e reumatologia. E ancora l’infettivologia e la diabetologia che raccolgono casi spesso allarmanti. A lavorare nel presidio c’è anche équipe di giovani medici neolaureati o specializzandi, che accudiscono sotto la guida dei rispettivi professori i vari pazienti che, attraverso il passa parola, stanno giungendo a centinaia ogni giorno. Quanti giungono al presidio, dopo essere stati accolti dall’Associazione delle Crocerossine, passano al Triage gestito dalla Associazione Nazionale dei Medici generici, da dove vengono smistati e accompagnati dai vari specialisti, con l’aiuto delle Infermiere della Croce Rossa».

Le Acli per i senzatetto

Il presidio solidale non è l’unica iniziativa in favore dei poveri. Domenica prossima, le Acli di Roma saranno presenti alla Santa Messa a San Pietro e accompagneranno al pranzo «Per e Con i poveri» un nutrito gruppo di persone fragili incontrate e sostenute nella loro quotidianità problematica attraverso gli sportelli di esigibilità dei diritti, le iniziative, la promozione di politiche attive e i progetti sociali promossi dalle Aclidi Roma nel territorio, come «Il cibo che serve» grazie al quale vengono recuperate e redistribuite le eccedenze alimentari. Il progetto raggiunge circa 4000 poveri al giorno e in un anno ha recuperato e distribuito circa 92 mila chili di pane e 35.500 chili di frutta e verdura. Poi l’assistenza ai senza fissa dimora nei periodi più freddi dell’anno. Il centro di accoglienza, oltre a offrire letto, docce e pasti caldi, consente agli assistiti di essere inseriti in un percorso assistenziale che comprende diritti, aggregazione e formazione. E infine il Servizio di trasporto gratuito per poveri e anziani in difficoltà che hanno bisogno di assistenza e accompagno per visite mediche acquisto di medicinali e tanto altro ancora. Spiega Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma: «La fedeltà ai poveri che ci è stata donata da Papa Francesco in occasione dei 70 anni dalla fondazione delle ACLI ci spinge ogni giorno ad uscire e a oltrepassare i nostri limiti per andare incontro alle fragilità e porgere la mano agli ultimi, a tutti coloro che abitano le periferie geografiche ed esistenziali della città attraverso un modello di azione sociale che mette al centro la dignità della persona e mira all’inclusione».

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