Proteste a Hong Kong, Joshua Wong: "Democrazia arrivi con stessa facilità di Pizza Hut"

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La suggestione lanciata dall'attivista commentando la foto di uno scooter di un fattorino che schiva i mattoncini anti-polizia sulla strada. Intanto continuano le proteste

E se democrazia e diritti viaggiassero a passo sicuro come un motorino di Pizza Hut? A lanciare la suggestione è il leader del movimento pro-democrazia a Hong Kong, Joshua Wong, che ha postato su Twitter una foto circolata dopo l'ennesima nottata di proteste nella ex colonia britannica.

"I diritti come la pizza"

Nell'immagine si vede un fattorino su uno scooter sfrecciare sull'asfalto, schivando i mattoncini che vengono accumulati sulle strade dai manifestanti per impedire il passaggio dei veicoli della polizia. "Possiamo solo sperare che diritti umani e democrazia arrivino a Hong Kong con la stessa facilità con cui lo fa Pizza Hut, nonostante la difficoltà del percorso", ha twittato il leader degli attivisti Wong, a cui è stato vietato l'espatrio per l'Europa.

Scontri continui all'Università

L’Ufficio per l’Educazione ha annunciato la sospensione delle lezioni in tutte le scuole, dalle materne alle università, "per motivi di sicurezza", mentre vanno avanti i violenti scontri tra manifestanti e polizia dopo che gli agenti hanno sparato a distanza ravvicinata contro un gruppo di giovani mascherati, ferendone uno. La città è paralizzata: i mezzi pubblici vengono interrotti a singhiozzo, così come i lavori parlamentari. La battaglia all'interno della Chinese University è proseguita tutta la notte. La polizia stanotte ha di fatto assediato e occupato il campus, provocando il panico tra migliaia di studenti che vi si erano rifugiati. Stamane centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa si sono presentati davanti ai cancelli dell'università, mentre nelle vicinanze sono parcheggiati decine di mezzi blindati. La China University rappresenta un obiettivo strategico: al suo interno è ospitato il server che da solo gestisce il 99% dei messaggi inviati via internet a Hong Kong, compresi quelli scambiati sulle cosiddette "piattaforme sicure" come Telegram. Il timore dei manifestanti è che se il centro venisse occupato dalla polizia, l'intero sistema cadrebbe sotto il controllo del governo locale e, quindi, di Pechino. 

Governo cinese: "Situazione sta scivolando nel terrorismo"

Le reazioni da parte del governo si fanno sempre più dure: l'ufficio di collegamento del governo cinese a Hong Kong ha chiesto all'amministrazione guidata da Carrie Lam di "adottare ogni misura necessaria" per affrontare la situazione che "sta scivolando nell'abisso del terrorismo". In un comunicato, l'ufficio di collegamento del governo cinese a Hong Kong ribadisce il sostegno al governo locale per "adottare ogni necessaria misura per fermare i disordini e ripristinare l'ordine il prima possibile, arrestare i criminali e punire severamente i loro atti violenti". 

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