12 novembre 2019 - 20:28

Il giallo del cuoco trovato morto in casa. La stanza chiusa ma non ci sono chiavi

Peppe Lucifora, 58 anni, era molto noto a Modica. Aperta un’inchiesta per omicidio a carico di ignoti. L’autopsia potrà dare le prime risposte

di Salvo Toscano

Il giallo del cuoco trovato morto in casa. La stanza chiusa ma non ci sono chiavi
shadow

L’autopsia potrà dire qualcosa di più agli inquirenti che indagano sulla misteriosa morte di un cuoco a Modica. Peppe Lucifora, 58 anni, è stato trovato priva di vita domenica sera a casa sua, nel quartiere Dante, dove abitava da solo. Giallo sulle ragioni del decesso: non si esclude che si possa trattare di cause naturali ma alcune stranezze hanno spinto la procura di Ragusa ad aprire un’inchiesta a carico di ignoti che ipotizza l’omicidio. Infatti, tra le altre cose, il cadavere si trovava nella camera da letto chiusa a chiave e la chiave non è ancora stata trovata dai carabinieri.

Le indagini

Martedì pomeriggio la procura, il pm è Francesco Riccio, ha affidato l’incarico per l’autopsia. L’esame è previsto in serata. Nel pomeriggio sono circolate indiscrezioni rilanciate dalle agenzie per cui non si tratterebbe di un decesso naturale. Ma gli inquirenti frenano, con prudenza, e invitano ad aspettare le risultanze dell’esame autoptico, che si svolge nell’Ospedale Maggiore di Modica. Le indagini dei carabinieri di Modica comandati dal capitano Francesco Ferrante proseguono e non tralasciano alcuna ipotesi investigativa. Il cadavere presentava delle ferite al capo, ma a quanto si apprende queste potrebbero anche risalire a un incidente occorso all’uomo nei giorni precedenti. La famiglia di Lucifora è assistita dall’avvocato Ignazio Galfo e non ha rilasciato dichiarazioni in attesa di notizie ufficiali.

Folklore e animali

Lucifora lavorava all’Asp, era un cuoco e organizzava anche servizi di catering. Era molto noto a Modica, affabile e ironico, il suo abbigliamento era sempre originale. Appassionato del folklore locale, era sempre presente alla festa patronale di San Giorgio. L’altra sua grande passione era la campagna, dove si prendeva cura dei suoi animali (asini, pecore, galline, oche e cani), che hanno trovato una sistemazione in una fattoria locale, come riportato dalla stampa locale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT