le PROTESTE in città

Hong Kong: la polizia spara a un manifestante, è in condizioni critiche

La polizia annuncia di aver ritirato l’arma d’ordinanza a un suo agente. La Borsa in calo del 3%

2' di lettura

Si esasperano gli scontri a Hong Kong. Un uomo è stato ferito questa mattina ed è in condizioni critiche in ospedale, durante scontri nei quali sono stati sparati diversi colpi di pistola. La polizia ha anche lanciato lacrimogeni contro i manifestanti che - “armati” come di consueto con ombrelli - si erano assembrati nel distretto degli affari bloccando le strade negli orari di apertura degli uffici.

Hong Kong: città paralizzata da proteste, manifestante ferito da polizia

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Un giovane in gravi condizioni
La polizia ha invece sparato nell’area orientale della città e un video ha mostrato un uomo colpito a distanza ravvicinata al busto inquadrandolo poi per terra in un lago di sangue con gli occhi spalancati. L’Hospital Authority ha riferito che un uomo di 21 anni, ferito probabilmente a Sai Wan Ho, è stato operato; la polizia ha annunciato di aver ritirato l’arma d’ordinanza a un suo agente. In un primo tempo era giunta la notizia di due persone ferite con colpi di armi da fuoco.

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Borsa in calo
Il ferimento ha reso ancora più aspri gli scontri. Una donna è stata scaventata a terra e “colpita” con spray al pepe, mentre i manifestanti scaraventavano scatole di polistirolo contro le forze dell’ordine. Numerose barricate, poi date a fuoco, sono state erette in città. La polizia sta inoltre investigando su un video che mostra un uomo a cui sarebbe stato dato fuoco nell’area nordorientale della città, a Ma On Shan. Le proteste hanno spinto al ribasso fino al -3% l’indice di Borsa Hang Seng.

In difesa dell’autonomia
Sono sei mesi che i cittadini di Hong Kong protestano per difendere i diritti civili dell’ex colonia britannica. La Cina si è impegnata a mantenere il regime liberale e l’autonomia della città, che viene però lentamente erosa dai governatori inviati da Pechino. Il casus belli è stata una proposta di legge che avrebbe permesso l’estradizione verso la Cina, ma le proteste hanno riproposto subito il tema dei diritti politici a Hong Jong.

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