20 scrittori che odiano i film (capolavoro) tratti dai loro libri

Da Stephen King che definì l’adattamento di Kubrick «una grossa Cadillac senza motore» a Peter Benchley che non avrebbe voluto Lo Squalo di Spielberg fino a Michael Ende che ripudiò La Storia Infinita
20 scrittori che odiano i film  tratti dai loro libri

Complimenti a Mike Flanagan: con il sequel di *Shining *Doctor Sleep (25 milioni di dollari al debutto negli Stati Uniti) è riuscito a rimanere fedele sia a Stanley Kubrick sia a Stephen King, che ha promosso a pieni voti l’operazione dal suo libro, pubblicato nel 2013.

Il regista della serie horror Hill House ha omaggiato il cult del 1980 senza cadere nell'imitazione. Nel sequel di Shining, come è noto, Dan Torrance - adulto qui nelle fattezze di Ewan McGregor - torna nella stanza 237 dopo gli eventi che hanno funestato l'Overlook Hotel, per regolare i conti con i demoni del passato.

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Come i fan sapranno, l’horror con protagonista il magistrale Jack Nicholson - e che l'anno prossimo celebrerà il **40esimo anniversario dall’uscita nelle sale **- fu stroncato dallo stesso Stephen King che definì la pellicola di Kubrick «una grossa Cadillac senza motore». Principalmente, perché Jack Torrance non possedeva la bontà d’animo di quello descritto nel bestseller come un uomo generoso. Il Re del Brivido dichiarò che nella pellicola «Jack è pazzo fin da subito». Lo scrittore del Maine fa da apripista alla carrellata di romanzieri che hanno odiato i film tratti dai loro libri: da Truman Capote che voleva Marilyn invece di Audrey per Colazione da Tiffany fino a Michael Ende che ripudiò La Storia Infinita, sfoglia la gallery in alto >>

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