COPENAGHEN. Oltre 80 lapidi sono state vandalizzate in un cimitero ebraico risalente al 1807 a Randers, una cittadina danese dello Jutland. Lo riporta il giornale locale Randers Amtsavis. Le lapidi sono state dipinte con graffiti verdi e alcune sono state rovesciate. Sono in corso le indagini della polizia. «Disonorare i luoghi di sepoltura è un atto vile e schifoso dal quale noi qui a Randers prendiamo le distanze con forza – ha denunciato il sindaco della cittadina Torben Hansen –. Abbiamo uno dei più antichi siti di sepoltura ebraici e lo custodiremo sempre mentre amiamo tutti i siti di sepoltura. Spero che la polizia trovi i colpevoli».

Il giorno scelto dagli autori del vandalismo non sembra del tutto casuale, visto che il 9 novembre è stato ricordato l'81esimo anniversario della “Notte dei cristalli del Reich”, avvenuta proprio in quella notte in Germania, Austria e Cecoslovacchia: quasi 100 cittadini ebrei furono uccisi, 7500 fra imprese e negozi distrutti, devastate almeno 1.406 sinagoghe e case di preghiera ebraiche, distrutti i cimiteri, i luoghi di aggregazione della comunità ebraica e case private. La polizia segreta della Gestapo arrestò tra 25-30.000 giovani uomini ebrei che furono mandati nei campi di concentramento Dachau, Buchenwald e Sachsenhausen.

L'evento è stato caratterizzato da una cerimonia commemorativa nella piazza del Municipio a Randers, dove gli oratori hanno condannato il crescente razzismo e il nazismo in Danimarca. Ma nella notte i vandali hanno comunque colpito il cimitero ebraico.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Era appena stato inaugurato per celebrare chi ha lottato contro i totalitarismi salvando vite umane]]

Il cimitero ebraico di Randers fu istituito all'inizio del XIX secolo: con circa 200 persone, la città era la più grande comunità ebraica fuori Copenaghen. In Danimarca, oggi, vivono circa seimila ebrei, principalmente nella capitale. Nel 2015, la Grande Sinagoga di Copenaghen è stata oggetto di un attacco in cui è stata uccisa una persona. 

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