Consip si rinnova. L’ad Mizzau: «Sarà l’Amazon della Pa vicina alle imprese»
di Antonella Baccaro
di Ferruccio de Bortoli08 nov 2019
Sugar e plastic tax: sono settimane convulse, in cui gli annunci si susseguono, si accavallano e poi si smentiscono. Il senso, però, è uno solo: in arrivo sono previste nuove tasse. Se ne occupa Ferruccio de Bortoli nell’approfondimento che apre L’Economia in edicola lunedì con il Corriere della Sera. «La discussione sulle microtasse è infinita. E sinceramente un po’ noiosa. Sarebbe stato meglio motivarle subito con la necessità di fare cassa. Un atto di sincerità. Un discorso del tipo: ”Scusateci, non vogliamo tagliare la spesa, il deficit non può crescere più di tanto, dunque ci arrangiamo”. Invece, è scattato un riflesso da Stato etico, tra il punitivo e l’educativo, che è tipico di società a basso senso civico che all’improvviso hanno bisogno di mostrarsi rigorose non essendosi minimamente preoccupate di esserlo fino al giorno prima. Dalla plastic alla sugar tax (lo slogan «prima l’italiano» nelle leggi della Repubblica tarda a imporsi) si incorre in un’illusione, si commette un errore di valutazione e si sperimenta uno stratagemma». scrive de Bortoli.
Invece di metterne di nuove, le tasse potrebbero essere cambiate. Un esempio: oggi la polizza Rc auto sopporta imposte slegate dai comportamenti individuali, quando invece uno scambio con il consumo di benzina metterebbe in moto un circolo virtuoso più equo e diretto a incoraggiare chi meno inquina, come propone l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni).
L’approfondimento completo in edicola sul prossimo numero de L’Economia, lunedì gratis con il Corriere.
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di Antonella Baccaro
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