L'AZZURRINO

Sinner, la sconfitta contro Humbert non fa male: la testa era alle semifinali

Il diciottenne di Sesto Pusteria cede al francese 4-3 3-4 4-2 4-2, ma era già qualificato. Venerdì sera alle 21 contro Kecmanovic. Jannik: “Non ci sto capendo nulla”

Cristian Sonzogni

Jannik Sinner. Ansa

“Non ci sto capendo nulla”. Dopo aver perso il primo set contro Ugo Humbert, Jannik Sinner sintetizzava in maniera efficace a coach Riccardo Piatti uno stato d’animo che a Milano, nelle Next Gen Atp Finals 2019, non aveva ancora sperimentato. Eppure quel set lo aveva perso soltanto al tie-break, e i margini per rientrare c’erano tutti. Solo che Sinner è questo: uno che non si accontenta mai, nemmeno in una partita che vale poco sotto il profilo del risultato, considerata la promozione anticipata per le semifinali conquistata il giorno precedente. Il 18enne di Sesto Pusteria ha finito per perderlo, il confronto con Humbert: 4-3 3-4 4-2 4-2 in un’ora e 43 minuti. Lo ha perso perché il talento di Francia (peraltro già virtualmente eliminato dal torneo) propone un tennis diverso da quello della maggior parte dei colleghi. Per via delle rotazioni mancine, ma anche per la varietà degli schemi e per le frequenti incursioni a rete. Non è il primo che finisce nella tela di Humbert, Jannik, e non sarà l’ultimo. Ma intanto l’azzurro ha lottato anche stavolta come ha potuto, pur senza quelle punte di rendimento viste nei due incontri delle precedenti giornate, contro avversari che gli davano più ritmo. Venerdì sera, alle 21, la (difficile) semifinale contro Miomir Kecmanovic ci darà altre indicazioni sulla crescita dell’altoatesino.

Fiducia
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Il quarto qualificato per le semifinali del torneo milanese, dopo Sinner, De Minaur e Kecmanovic, è l’americano Frances Tiafoe, a segno con un periodico 4-2 in un’ora e sei minuti sullo svedese Mikael Ymer. Un risultato fin troppo severo per lo scandinavo, che nel secondo e nel terzo parziale qualche chance l’ha avuta eccome. Solo che è stato sempre Tiafoe, nei momenti delicati, a fare qualcosa in più, come testimonia la differenza nelle palle break concretizzate: tre su sei per l’americano, zero su quattro per Ymer. La settimana di Tiafoe non è stata perfetta, tutt’altro. Ma dopo la sconfitta all’esordio con Sinner qualcosa è cambiato, e dalle partite con Humbert e Ymer sono arrivate altrettante vittorie che danno fiducia a uno dei favoriti della vigilia. “Dopo la sconfitta nel primo match temevo per la qualificazione – le parole di Tiafoe a fine gara – dunque sono doppiamente contento per essere in semifinale. Spero di essere pronto per giocarmi al meglio il prossimo incontro. L’Italia mi piace e a Milano mi ci sto affezionando, comincio ad avere degli amici qui e torno sempre con piacere”. Venerdì alle 19, la prima semifinale sarà quella tra Tiafoe e De Minaur.

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