Cronaca

Arrestati gestori del "Berlusconi market", utilizzavano i nomi dei politici per nascondere l'identità

(ansa)
Era il più importante mercato del dark web con oltre 100.000 annunci di prodotti illegali tra droga e armi
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Utilizzavano nomi di politici per coprire le vere identità in internet. Sono stati arrestati dalla guardia di finanza, nell'ambito di un'inchiesta della procura di Brescia tre amministratori del black market denominato 'Berlusconi market', attivo nel web criptato.

'Berlusconi market' è ritenuto un vero e proprio mercato online in cui numerosi venditori pubblicizzano e propongo in vendita merci e servizi illegali. Il sito era gestito da due nickname di cui uno "VladimirPutin" con il ruolo di amministratore e l'altro "EmmanuelMacron" quale moderatore.

Da gennaio 2019 'Berlusconi market' ha rappresentato il più importante mercato del dark web con oltre 100.000 annunci di prodotti illegali tra droga e armi. Venivano anche venduti documenti di identità false nazionali ed esteri. I tre arrestati in carcere sono residenti in Puglia.

"È la quarta indagine nel mondo in grado di rendere inoffensivo il dark web". Così il procuratore capo di Brescia Carlo Nocerino parlando dell'inchiesta che ha portato all'arresto del Berlusconi Market, sito di dark internet. Si tratta della quarta operazione dopo quelle della FBI statunitense e della Polizia olandese bei confronti dei Black Market Sill Road, Alfa Bay e Hansa Market. Secondo di chi indaga "il Berlusconi Market costituisce il quarto esempio al mondo di Black Market del Dark web oggi non più operativo".