Insulti e minacce online, Liliana Segre da oggi sotto scorta

È l’aumento esponenziale delle minacce alla senatrice a vita, che riceve ogni giorno 200 messaggi di odio, ad avere velocizzato la decisione della misura di tutela
Insulti e minacce online Liliana Segre da oggi sotto scorta

Da oggi, Liliana Segre è sotto scorta. I carabinieri del Comando provinciale di Milano le garantiranno la misura di protezione, come è stato deciso durante il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico presieduto dal prefetto Renato Saccone con i vertici cittadini delle forze dell’ordine. Due carabinieri, con un’auto a disposizione, la accompagneranno in ogni suo spostamento (si tratta del livello più bando di tutela).

La senatrice a vita, deportata nel 1944 al campo di concentramento di Auschwitz – Birkenau, e sopravvissuta all’olocausto, ogni giorno riceve sui suoi social, come lei stessa ha ammesso, in media 200 messaggi di odio. Martedì, quando la senatrice ha incontrato, insieme a don Gino Rigoldi, 500 studenti, Forza Nuova ha esposto uno striscione contro di lei, nei pressi del teatro di via Fezzan, a Milano.

È l’aumento esponenziale delle minacce, insieme all’infittirsi dei suoi impegni istituzionali e ai suoi incontri di testimonianza della Shoah, ad avere velocizzato la decisione della scorta. Già nel 2018 era stato aperto un fascicolo in Procura sotto il coordinamento del pool antiterrorismo del magistrato Alberto Nobili, ma è stato l’attuale ministro dell’Interno Luciana Lamorgese a introdurre il provvedimento di tutela fra le priorità. Sugli insulti e minacce ricevuti dalla senatrice via web la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta allo stato contro ignoti.

Durante un seminario alla Iulm, Liliana Segre, che ha 89 anni, aveva definito gli haters «persone per cui avere pena e che vanno curate. Perdono il loro tempo, è molto prezioso, non si torna mai indietro neanche di un attimo. Questi lo sprecano, il mio consiglio è di non sprecarlo. Ogni minuto della nostra vita va goduto e sofferto. Bisogna studiare, vedere le cose belle che abbiamo intorno, combattere quelle brutte e non perdere tempo a scrivere a una 90enne per augurarle la morte. Tanto c’è già la natura che ci pensa».

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