3 novembre 2019 - 11:33

Londra, addio a «signore e signori»
A teatro regna la neutralità di genere

Le nuove linee guida del sindacato degli attori chiedono di eliminare gli annunci «non inclusivi» per rispetto verso le persone non binarie. Il precedente dei trasporti londinesi

di Monica Ricci Sargentini

Londra, addio a «signore e signori»  A teatro regna la neutralità di genere
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Dopo la metropolitana e gli autobus di Londra anche i teatri si apprestano a sposare la neutralità di genere. Così il classico «Signore e signori per favore prendete posto, lo spettacolo sta per cominciare» cederà il passo a un generico «benvenuti» o un semplice «buonasera». È la raccomandazione di Equity, il sindacato degli attori e degli intrattenitori, che nelle nuove linee guida incoraggia i teatri ad adottare «una terminologia neutra per le chiamate collettive, sia in platea che nel backstage». Questo per mettere a proprio agio le persone «non binarie» che non si identificano né con un genere né con l’altro. Equity consiglia anche di non complimentarsi mai con un attore o un’attrice «in merito alla voce, all’abbigliamento o alla bellezza».

Le reazioni

La prima ad adeguarsi sarà Royal Shakespeare Company che ha assicurato la revisione di «tutti gli annunci e della segnaletica» oltre all’introduzione di servizi igienici neutrali». «Ci sforziamo di creare un ambiente accogliente per i trans e le persone fluide» ha aggiunto il portavoce del teatro.

Anche il National Theatre ha promesso di correre ai ripari al più presto. Tuttavia, per adesso, rimarrà il classico «signore e signori». Stessa linea per la Royal Opera House che ha intenzione di «prendere in seria considerazione le linee guida di Equity. Nina Burns, co-proprietaria dei Nimax Theatres nel West End di Londra , ha assicurato di aver già optato per un annuncio politically correct come «buonasera» o «benvenuti».

Nel 2017 la società Transport for London aveva deciso di eliminare la frase «Good morning ladies and gentlemen» per un più inclusivo «Hello everyone», («Salve a tutti»).

Ironica la chiusa del Sunday Times che riporta la notizia: «Ma su come dovrebbe essere rinominata la commedia di Shakespeare I due gentiluomini di Verona le linee guida di Equity tacciono».

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