Dopo undici giorni in mare è arrivato l'attracco dei migranti soccorsi davanti alle coste libiche, nel porto di Pozzallo, assegnato dal Viminale. La soluzione si è sbloccata dopo che Francia e Germania hanno accettato di accogliere 70 dei salvati. I migranti stanno sbarcando dalla nave accolti dalla struttura di operatori. Poi in fila stanno salendo su un pullman.«Dopo più di 12 giorni di incertezza in mare, 104 sopravvissuti possono finalmente sbarcare in un Luogo sicuro», afferma Sos Mediterranee su Twitter, celebrando la “fine della lunga odissea”.

I migranti scesi dalla nave, terminati i controlli sanitari, sono adesso su un pullman in direzione dell'hot spot di Pozzallo, dove verranno trasferiti. Tra di loro, 41 sono minori e 14 hanno meno di 15 anni. La procedura di ricollocazione dei migranti avverrà quanto prima e “in base al pre-accordo raggiunto nel corso del vertice di Malta”, la Francia e la Germania, in particolare, ne accoglieranno 70. 

Alla notizia il leader della Lega ha dichiarato: «La Ocean Viking sbarca a Pozzallo, la Alan Kurdi è in area sar italiana, la Open Arms in area sar maltese: dopo l'invito al Viminale, le ong si scatenano. Ricomincia la pacchia, grazie al governo sbarchi, tasse e manette». Matteo Salvini ha aggiunto: «Sindaci e governatori della Lega - aggiunge - sono pronti a dire “No all'arrivo di altri clandestini".

Ocean Viking in porto a Pozzallo, i 104 migranti attendono lo sbarco

«Siamo sollevati ed apprezziamo che Francia, Germania ed Italia abbiano finalmente trovato una soluzione per il ricollocamento di tutti i 104 naufraghi a bordo della Ocean Viking e per i 90 sulla Alan Kurdi (in realtà, per quest'ultima nave, non c'è ancora un'autorizzazione allo sbarco, ndr.)». Lo aveva affermato Michael Fark capomissione di Medici senza frontiere che gestisce la nave insieme a Sos Mediterranee. «Dopo giorni bloccati in mare - osserva Fark - e con alle spalle le orribili condizioni sopportate in Libia e lungo tutto i loro viaggio, finalmente i migranti potranno essere portati al sicuro. Questi prolungati, inumani, blocchi non devono continuare».

Sos mediterranee e Medici senza frontiere, le ong che gestiscono la Ocean Viking, erano intervenute per sollecitare la conclusione della «prolungata e inutile permanenza in mare« della nave. «È inaccettabile - aveva detto il capomissione di Msf Michael Fark - che da dieci giorni queste persone già vulnerabili siano bloccate in mare e vivano nell'incertezza di non sapere cosa sarà di loro. I leader europei siano all'altezza dei propri principi e consentano ai naufraghi di sbarcare».

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