TORINO. Dai segni delle civiltà mesopotamiche alle lettere, fino alla prosa e alla poesia del Novecento per arrivare ai giorni nostri: di passi, in termini di scrittura, l’uomo ne ha fatti parecchi. E di certo, quello di scrivere, è una delle azioni che compiamo da secoli come fosse uno dei gesti più naturali possibili. Ora arriva anche la laurea in scrittura. Ci ha pensato la Holden di Torino, la scuola nata nel ’94 da un’intuizione di Alessandro Baricco, che oggi, 22 ottobre, inaugura un anno speciale: il primo vero corso di laurea dedicato, appunto, alla scrittura esistente in Europa. Gli allievi che arriveranno alla fine del percorso avranno un titolo di studio che vale come una laurea al Dams.

Non poteva che partire da qui, dalla Holden, una scuola in cui si insegna storytelling con metodi, principi e regole che sarebbe difficile trovare altrove. È un luogo dove imparare come funzionano le storie con cui abbiamo a che fare ogni giorno: sui giornali, nelle pagine dei libri, al cinema, in tv, a teatro, in radio, nei fumetti, sul web e molto altro. Il corso della Holden Academy durerà tre anni e avrà in Writing Program la parte principale. In totale le discipline presenti saranno sette: armonia, figure, sequenze, intensità, design della mente, linguaggi, instabilità. «Sette azioni diverse che ogni scrittore compie quando tenta di raccontare una storia e che, consciamente o inconsciamente, allena di continuo» spiegano dalla Holden Academy. Destrutturare questi passaggi, analizzarli, capirli fino in fondo e metterli in sinergia tra loro sarà il percorso effettuato dagli studenti nel corso del triennio.

Con l’ausilio - altro elemento rivoluzionario - dell’intelligenza artificiale di Ibm Watson, uno speciale software che affiancherà gli studenti di Academy per elaborare le lezioni e creare mappe concettuali. Una sfida nella sfida, dove mente e macchina interagiranno per capire come la tecnologia può aiutare l’uomo a migliorarsi. Usando la scrittura come filo conduttore.

Più nel dettaglio. Cosa significa studiare il tema dell’armonia? «Significa allenare gli studenti ad accostare gli oggetti in maniera armonica. Significa studiare e combinare i colori, ma anche quali regole compositive fanno di Chanel N5 un grande profumo e della Quinta Sinfonia una musica indimenticabile». Si parte, insomma, da singole opere e da qui si deducono principi universali di composizione, stile, ed equilibrio. E, alla fine, si torna alla scrittura con un laboratorio di editing. Così, il design della mente, l’altro corso previsto, serve a distinguere ciò che è prioritario da ciò che non lo è: cartografia, design, lo studio delle interfacce, passando per l’organizzazione di un viaggio e il Metodo di Cartesio. E poi si studia il riassunto. «Instabilità insegna a lavorare un oggetto che cambia continuamente in un ecosistema veloce, che altrettanto rapidamente muta» e poi l’abitudine, «quella di passare da un genere all’altro, da un target all’altro, da un mezzo espressivo a un altro». Un viaggio nel mondo della scrittura per formare esperti e professionisti in questo campo. —

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