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Mafia, desecretati gli atti della commissione antimafia dal 1963 al 2001. L'audio di Borsellino

Si tratta di oltre 1.600 documenti. Tra i primi, un video del magistrato ucciso dalla mafia in una audizione davanti alla commissione. Conte: "Le sue parole risuonano nella nostra coscienza"

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Oltre 1.600 documenti per la prima volta riordinati in un unico sito, materiali e atti dal 1963 al 2001  desegretati che diverranno accessibili a tutti. La commissione Antimafia ha deciso all'unanimità di desecretare atti e riordinare documenti dei lavori della stessa Commissione. Il presidente Nicola Morra ha illustrato nel corso di una conferenza stampa il nuovo sito istituzionale della commissione che, anche grazie a un motore di ricerca, permetterà a chiunque di consultare i documenti.



L'audio di Borsellino
"Che senso ha essere accompagnato la mattina per poi essere libero di essere ucciso la sera?". A domandarlo è Paolo Borsellino davanti alla Commissione antimafia di allora, in un breve video proiettato oggi in Senato. Il magistrato lamenta di avere la scorta solo la mattina, per mancanza di autisti giudiziari; lamenta anche la mancanza di segretari e dattilografi: "Ne abbiamo bisogno per tutto l'arco della giornata", spiega.

Conte: "Le parole di Borsellino risuonano nella nostra coscienza"
E su Facebook il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, scrive: "Oggi la Commissione parlamentare Antimafia ha desecretato tutti gli atti dei suoi lavori fino al 2001, offrendo così un patrimonio prezioso all'intera collettività. Grazie a  questa scelta di trasparenza, oggi possiamo riascoltare le parole amare del giudice Paolo Borsellino e la sua denuncia in anni cruciali per la lotta alla mafia. Le sue parole potranno risuonare nelle coscienze di tutti noi. La decisione dell'Antimafia è un passo importante, utile a consolidare il rapporto di fiducia tra le istituzioni e i cittadini, a pochi giorni dall'anniversario della strage di via D'Amelio. È un bel segnale affinché nessuno sia lasciato solo nella lotta contro la mafia".