Economia

ArcelorMittal, accordo sulla sicurezza dell'impianto di Taranto. Ma la Fiom attacca

I metalmeccanici della Cgil: "Intesa nonostante le resistenze dell'azienda". Di Maio su Facebook: "La sicurezza non si baratta". Prevista manutenzione straordinaria e incontri area per area

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MILANO - Piani di investimenti straordinari di manutenzione e incontri area per area, nello stabilimento di Taranto e nelle società controllate, per fare il punto sugli interventi da mettere in campo.

Si è chiuso con un accordo "l'aspro confronto" tra ArcelorMittal, la proprietaria dell'ex Ilva, e i sindacati, "nonostante le resistenze dell'azienda". Prevede di "assumere provvedimenti urgenti e straordinari. Questo è un primo passo finalizzato a dare risposte in tema di sicurezza degli impianti e di prevenzione degli incidenti". Così Gianni Venturi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile siderurgia, ha descritto la chiusura del tavolo al Mise riunito ieri alla presenza del Ministro Luigi Di Maio, di ArcelorMittal e delle organizzazioni sindacali sulla sicurezza nell'impianto pugliese.

"Nel verbale, in primo luogo, - spiega Venturi - si prevede la presentazione di Piani di investimenti straordinari legati alle manutenzioni ed attivazione di incontri ad hoc in tutte le aree dello stabilimento di Taranto, da estendere alle società controllate ed agli altri stabilimenti del gruppo, con i delegati di riferimento legati alle manutenzioni ordinarie e straordinarie. All'esito degli incontri di aree saranno fornite alle organizzazioni sindacali le azioni di natura gestionale e gli investimenti utili a far fronte alle necessità emerse nel corso dei medesimi incontri. Il primo incontro è calendarizzato per mercoledì 17 luglio presso il sito di Taranto, a partire dall'area portuale" conclude.

Il tavolo si è tenuto dopo il crollo, causa una tromba d'aria, di una gru del quarto sporgente portuale che ha causato la morte del gruista Cosimo Massaro. L'intesa è arrivata a tarda ora al Ministero dello Sviluppo economico, dopo una giornata di discussioni tra ArcelorMittal, Ilva in amministrazione straordinaria, sindacati e quindi in un vertice ristretto chiusosi con l'accordo. "Saranno fornite alle organizzazioni sindacali - si legge nell'intesa - le azioni di natura gestionale e gli investimenti utili a far fronte alle necessita emerse. Il primo incontro e calendarizzato per mercoledi 17 presso il sito di Taranto a partire dall'area portuale". Verranno poi effettuati incontri, si legge nell'accordo, "area per area, funzionali a verificare l'utilizzo dei lavoratori posti in cassa integrazione ordinaria, a seguito di una procedura senza accordo, per le attivita di manutenzione ordinarie e straordinarie. Il primo incontro e calendarizzato per giovedi 18 presso il sito di Taranto".

Rocco Palombella, segretario generale Uilm, aggiunge che ci sarà "una verifica del numero dei lavoratori in cassa integrazione al fine di impegnare il maggior numero di lavoratori manutentori in attività di manutenzione" e verrà inoltre istituita "una task force con l'obiettivo di monitorare lo stabilimento e verificare la sicurezza di tutte le aree". Ci sarà anche "un presidio con l'ausilio di enti, organi di vigilanza e ispezione".

Dal canto suo, invece, l'azienda precisa in una nota che da quando "ha assunto la proprietà dell'impianto il miglioramento della sicurezza ha rappresentato una priorità fondamentale". L'accordo comprende "ulteriori iniziative volte a sostenere le prestazioni riguardanti le materie di sicurezza".

Sull'intesa non manca, via Facebook, l'intervento dello stesso Di Maio. Rivolgendosi ad ArcelorMittal, il ministro scrive sul social: "La sicurezza dei lavoratori all'interno dello stabilimento tarantino non è barattabile. La vita delle persone non è barattabile". Di Maio aggiunge che l'azienda "ha assicurato che farà un maggiore sforzo negli investimenti in manutenzione e sicurezza, utilizzando anche i lavoratori al momento in cassa integrazione se necessario". Dalla prossima settimana "proprietà e sindacati, inizieranno una serie di incontri, perché non c'è più tempo da perdere e nessun tipo di messa in sicurezza può essere considerata di secondaria importanza", prosegue Di Maio aggiungendo che entro la fine del 2019, verranno adottate "nuove soluzioni che eviteranno che gli operai possano trovarsi in pericolo di fronte a fenomeni atmosferici straordinari come la tempesta dello scorso 10 luglio".