16 luglio 2019 - 09:09

Ponte Morandi a Genova, il Financial Times: «Problemi di sicurezza 10 anni prima crollo»

Il quotidiano economico cita un documento interno. Autostrade per l’Italia replica: «L’analisi non ha evidenziato alcun problema di sicurezza della struttura»

Ponte Morandi a Genova, il Financial Times: «Problemi di sicurezza 10 anni prima crollo»
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Il Ponte Morandi, che crollò a Genova il 14 agosto 2018 causando 43 morti, aveva manifestato problemi di sicurezza nei dieci anni precedenti il disastro. È quanto si legge nel rapporto commissionato da Atlantia, secondo quanto riportato dal quotidiano Financial Times che sostiene di aver avuto accesso al documento. Il rapporto era stato presentato lo scorso novembre al Consiglio di amministrazione di Atlantia — la holding che controlla Autostrade per l’Italia, responsabile dell’infrastruttura. Secondo fonti vicine al Cda, scrive il quotidiano economico-finanziario, «la presentazione del rapporto era stata affrettata, senza abbastanza tempo per elaborare i risultati del documento di 87 pagine». Le fonti hanno espresso dubbi sulla decisione di non rendere pubblico il rapporto e hanno affermato che la risposta della società al disastro è stata «disorganizzata», tanto che c’è voluto più di una settimana per organizzare una riunione del board.

Il documento

Il comitato per il controllo dei rischi di Atlantia, proseguono le fonti, aveva chiesto il rapporto a settembre, un mese dopo la tragedia, per determinare se la compagnia fosse responsabile di mancanze nella manutenzione del ponte. Il documento elencava interventi in una scala da 10 a 70, per ordine di urgenza, e almeno in un caso un intervento aveva un grado di urgenza di classe 60: un problema con le travi di sostegno, identificato per la prima volta nel 2011, che aveva richiesto ulteriori test proprio nell’agosto 2018. Il rapporto afferma che tutti i problemi di sicurezza sono stati gestiti in linea con la normativa e che indagini «straordinarie» sono state svolte ogni due anni dal 2009 al 2017. Le cosiddette «indagini diagnostiche», test visivi e materiali sulla condizione dei componenti, sono stati svolti ogni anno dal 2009 al 2015 e ci sono stati anche tre controlli «dettagliati».

La replica

«L’audit di Atlantia citato dal Financial Times non ha evidenziato alcun problema di sicurezza del Ponte Morandi, come erroneamente riportato nell’articolo, ma al contrario ha certificato il pieno rispetto degli obblighi di manutenzione previsti dalla convenzione», replica con una nota inviata al Corriere la società. «Il documento — prosegue — fu elaborato dalla Direzione Internal Audit di Atlantia, con il supporto tecnico qualificato di tre soggetti esterni indipendenti e di standing internazionale in ambito legale e tecnico-ingegneristico. Lo scopo era quello di effettuare una verifica circa il rispetto degli obblighi manutentivi convenzionali da parte della società controllata Autostrade per l’Italia dall’inizio della Convenzione fino al 2018. Il documento attesta il puntuale rispetto di tali obblighi. I tre esperti indipendenti giungono a queste conclusioni analizzando le diverse tipologie di controlli». «Si ricorda inoltre che le indagini degli organi inquirenti, a cui è stato consegnato il report dell’audit, sono in pieno svolgimento: la causa del crollo non è stata ancora individuata. Va infine evidenziato che il report fu analizzato con attenzione da parte delle strutture deputate di Atlantia: il documento fu illustrato e discusso approfonditamente il 5 e il 9 novembre 2018. L’8 novembre fu discusso in una riunione degli amministratori indipendenti del Cda, per approdare poi all’attenzione del Cda di Atlantia il 10 novembre. Non corrispondono al vero le insinuazioni secondo cui la presentazione del rapporto sarebbe stata affrettata».

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