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Il bomber da sempre è il re anche del calciomercato: accende la fantasia dei tifosi e svuota il portafoglio dei presidenti. Perché chi fa i gol e decide le partite da sempre ha un valore superiore agli altri. E questo vale anche nell'era delle follie per i difensori centrali. Eppure l'attuale sessione di trattative ci regala un paradosso. Inter, Juve e Roma (ma per certi versi anche il Napoli) devono e vogliono liberarsi di tre califfi dell'area di rigore come Mauro Icardi, Gonzalo Higuain ed Edin Dzeko. E se il Napoli prendesse proprio Icardi, dovrebbe con ogni probabilità piazzare Arkadiusz Milik, il capocannoniere azzurro dello scorso torneo. Considerando soltanto il nostro campionato, Icardi (121), Higuain (117) e Dzeko (62) insieme hanno segnato esattamente 300 gol. Che salgono a 558 se si considerano i centri nei vari campionati in cui hanno giocato (rispettivamente 122, 242 e 194).
Eppure Maurito è stato dichiarato fuori dal progetto Inter, che ha preso una posizione coraggiosa ma che rischia di svalutare un asset che non varrà più i 110 milioni della clausola (valida solo per l'estero, scade giusto stasera) ma verrà iper svalutato, con i potenziali acquirenti che si potrebbero sedere in riva al fiume aspettando fine agosto per portare a casa l'ambita preda. Con la Juve in pole, anche perché Wanda ha impegni televisivi nella vicina Milano, dove gli Icardi hanno da poco comprato una casa da alcuni milioni di euro.
Nemmeno il Pipita, pur acclamato dai tifosi bianconeri, resterà alla Juve dove è tornato dopo una stagione discretamente frustrante sull'asse Milan-Chelsea. Vero, proprio con Sarri (ai tempi del Napoli) Gonzalo stabilì il record di 36 reti in un campionato. Ma ora a Torino ci sono CR7, Dybala, Kean e Mandzukic (anche lui possibile partente) e occorre fare spazio se dovesse arrivare proprio Icardi. Che tra l'altro è più giovane del connazionale di ben 6 anni...
La Roma invece deve cedere subito Edin Dzeko (che di primavere ne ha 33) per evitare che il prossimo gennaio il bosniaco si accordi con un altro club senza che ai giallorossi arrivi un solo euro. Edin infatti non rinnova il contratto in scadenza nel 2020. Conte lo vorrebbe a Milano, il braccio di ferro tra Inter e Roma è in corso.
Perché alla fine le tre big potrebbero risolvere i rispettivi problemi con un valzer (anzi, un tango, vista la provenienza dei primi due) che porti Icardi a Torino, Higuain a Roma e appunto Dzeko all'Inter. Su Maurito però c'è anche il Napoli, che nel caso dovrebbe porsi il problema Milik, avendo in rosa, oltre a Insigne e Callejon, anche Mertens. Per un Milan che là davanti - tra Piatek, Silva e Cutrone - è fin troppo tranquillo, le altre big in area devono ancora sparare i botti. Pure in uscita...
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