Ammonteranno a 428 mila a luglio i contratti da attivare secondo le previsioni delle imprese. La crescita rispetto allo stesso mese del 2018 è di oltre 10mila entrate  Considerando l’intero trimestre i contratti previsti supererebbero quota 1,13 milioni, ossia oltre 50 mila in più del terzo trimestre del 2018 (+4,8%). E’ quanto emerge dai dati del  Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.

A livello territoriale si registrano maggiori difficoltà nel reperire figure in ingresso, in particolare nel Nord-Est (34,9% delle entrate) ed in Toscana (32%). Lamentano sensibili difficoltà di reperimento sia comparti industriali quali il metallurgico, la filiera legno-arredo, il settore moda e la meccatronica (rispettivamente nel 50%, 43%, 41% e 39% dei casi), sia i servizi legati all’Ict (46%).

Difficili da reperire sono soprattutto le figure chiave del settore industriale, quali gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (54,8% dei casi), come i tecnici in campo ingegneristico (59,8%) e quelli del  ramo telematico e telecomunicazioni (55,8%).  Le aziende hanno quindi maggiore difficoltà a reperire candidati in possesso di lauree ad indirizzo ingegneristico (48% entrate di difficile reperimento) o diplomi a indirizzo elettronico ed elettrotecnico (47%). Le aree di inserimento aziendale maggiormente scoperte risultano essere quella dei servizi informativi (il 51,4% delle entrate risulta di difficile reperimento) e quella della progettazione, ricerca e sviluppo (49,4% dei casi).