Disagio e periferia. Ma soprattutto giovani e lavoro. La conferanza  nazionale della Cisl riapre il dibattitto sul ruolo del nostro Paese e le riforme che sono state messe in campo e che il governo intenderà mettere in campo. A cominciare dalle tasse e dalle famiglie. Non a caso, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio alla segretaria nazionale della Cisl, Anna Maria Furlan affronta proprio il tema dei giovani ma anche quello delle differenze sociali e delle fasce più deboli del Paese. Delle fratture sociali degradano il tessuto civile e l'intero sistema di welfare fatica a garantire l'universalità dei diritti!
Messaggio di Mattarella
"Laddove cresce il divario - chiarisce il Presidente della repubblica - di conoscenze e di opportunità, anche il lavoro e i servizi si impoveriscono, ostacolando le innovazioni necessarie ad assicurare una crescita equa e sostenibile. L'impegno costruttivo delle formazioni intermedie, di cui il sindacato dei lavoratori è espressione significativa e radicata, ha una valenza decisiva". E allargando il campo al nodo delle periferie aggiunge che è indispensabile " ridurre gli squilibri sociali, territoriali, di genere.Sono questioni nevralgiche per lo sviluppo del Paese e nessuno può permettersi di trascurarle".
Temi e nodi che il sindacato è pronto a discutere con il governo guidato da Giuseppe Conte, tant'è che Anna Maria Furlan ha sottolineato che "dall'incontro con il ministro Salvini ci aspettiamo risposte alle questioni che abbiamo posto nella nostra piattaforma unitaria. Speriamo che finalmente si possa aprire un confronto vero sui problemi del Paese. Chiediamo all'esecutivo di cambiare la linea economica e mettere al centro lavoro e crescita". Già la crescita. Il tema dei temi legato quasi in maniera indissolubile al nodo delle risorse e a quello della cosiddetta riforma fiscale che tanto i 5 stelle quanto (ma soprattutto) la Lega di Salvini vorrebbero implementare già dal prossimo anno. 

 


La Flat Tax secondo la Cisl
"La flat tax? Bisogna vedere come è formulata. Abbiamo visto tante ipotesi sui giornali. Per noi la bussola è molto chiara: Noi vogliamo una riforma del fisco che renda più pesanti le buste paga dei lavoratori dipendenti e che renda più pesanti le pensioni dei nostri anziani". dice la segretaria della Cisl. Che però osserva: "La flat tax redistribuirebbe verso l'alto e in deficit, quindi non può essere condivisibile perché non equa e non utile a sostenere i consumi". Punto e capo. "ll governo - insiste Anna Maria Furlan - dovrà finalmente dire cosa vuole fare e dove pensa di reperire le risorse perché i problemi strutturali sono ancora tutti lì. Anzi, - prosegue Furlan -  ci stiamo avvitando in un crescendo di crisi aziendali nuove o irrisolte, di infrastrutture pubbliche bloccate, di consumi calanti, di navigazione a vista su produzione, sanità, scuole e innovazione. Il momento è vitale: o si definiscono insieme obiettivi e percorsi, e noi abbiamo una piattaforma unitaria di analisi e proposte, oppure ciascuno dovrà assumersi le proprie responsabilità".

Il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo (s), il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan e segretario generale della Cgil Maurizio Landini all'auditorium Massimo durante la conferenza organizzativa nazionale della Cisl, Roma 9 luglio 2019. ANSA/GIUSEPPE LAMI  

Anche Landini alla convention
Stessa sintonia anche per la Cigl. "Nei prossimi giorni vedremo se il governo intende ascoltarci ma questo percorso che abbiamo iniziato insieme dobbiamo concluderlo insieme quando avremo portato a casa dei risultati". Lo dice il segretario della Cgil, Maurizio Landini, parlando alla conferenza organizzativa della Cisl. Anche sul fronte fisco, Landini ha le idee chiare: "Io rispondo con i numeri: l'85% del gettito Irpef arriva dai lavoratori dipendenti e dai pensionati, l'80% di questi sono sotto i 28mila euro di reddito, un terzo delle entrate riguarda la fascia tra i 28mila e i 50mila. Quindi occorre abbassare le tasse a chi le paga davvero, aumentando, come Cgil, Cisl e Uil stanno chiedendo, le detrazioni per il lavoro dipendente. D'altro canto la tassazione media sui lavoratori è intorno al 40%, quella su rendite e capitali non supera il 26% e Bankitalia ci dice che la ricchezza patrimoniale complessiva vale otto volte il Pil. Ognuno deve dare in base alla propria capacità contributiva, non solo in base al reddito. È una questione di giustizia sociale e di rispetto della Costituzione".