Migranti, Salvini: "Navi Marina e Gdf a difesa dei porti". Conte convoca un vertice

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La decisione del Comitato per l'ordine e la sicurezza presieduto dal vicepremier, che scrive alla Tunisia: "Rimpatri anche con navi di linea". Dopo lo scontro nella maggioranza, il premier fissa un incontro per “coordinare le iniziative dei ministri competenti”

Navi della Guardia di finanza e della Marina per controllare le partenze dei migranti e “difendere” i porti italiani. È una delle novità emerse dal Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza presieduto ieri da Matteo Salvini. Il ministro dell'Interno ha deciso inoltre di scrivere una lettera al suo omologo tunisino per proporre rimpatri anche su "navi di linea". Ma sul tema dei migranti c’è tensione all’interno dell’esecutivo, motivo per cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha convocato per mercoledì sera un vertice volto a “coordinare le iniziative dei ministri competenti per evitare sovrapposizioni o malintesi che danneggerebbero l'azione del governo". Intanto nella notte 47 migranti recuperati dalla Gdf sono sbarcati a Pozzallo, mentre altri 44 salvati dalla Alan Kurdi è previsto vadano a Malta.

Più controlli, motovedette alla Libia e decreto Sicurezza bis

Nel Comitato presieduto dal leader della Lega è stata registrata "con soddisfazione" la riduzione degli sbarchi, "passati dai circa 17.000 dell'anno scorso ai 3.000 di quest'anno", ma è stata anche rilanciata la necessità di impiegare navi e aerei militari "per contrastare l'immigrazione clandestina". Secondo fonti del Viminale, i punti su cui c’è stato più accordo durante il Comitato sono l’aumento dei controlli per ridurre le partenze con l'utilizzo di radar, mezzi aerei e navali, e la presenza delle navi della Marina e della Guardia di Finanza per difendere i porti italiani. Ma anche lo stabilire contatti con la Tunisia per migliorare e aumentare i rimpatri e per ridurre le partenze e l’invio di dieci motovedette italiane da consegnare alla Guardia Costiera Libica entro l'estate. Infine gli emendamenti al Decreto Sicurezza Bis, il cui termine per la presentazione scade oggi alle 15 ma che potrebbe slittare a causa del nodo delle sanzioni alle navi che soccorrono, che la Lega vuole inasprire ma sul quale c'è più di una contrarietà nel M5S.

Salvini a Tunisia: "Rimpatri anche con navi di linea"

Salvini ha poi inviato una lettera indirizzata al ministro dell’Interno tunisino in cui scrive: "Sul fronte delle procedure di rimpatrio, vero modello di operatività, possiamo conseguire ancora più elevati livelli di efficacia attraverso rimodulazioni improntate ad una maggiore flessibilità con il ricorso a navi di linea". Per Salvini, che ha segnalato "una maggiore concentrazione di flussi dalla Tunisia", bisogna rafforzare, anche "con il sostegno europeo", le capacità di sorveglianza marittima, attraverso un sistema integrato basato "su postazioni radar e strutture operative".

Il vertice a Palazzo Chigi

La riunione indetta da Conte arriva dopo giorni di polemiche tra il ministro dell'Interno e la collega della Difesa, Elisabetta Trenta. E il presidente del Consiglio ha deciso di accompagnare la convocazione con una lettera indirizzata ai ministri coinvolti dal dossier flussi: un atto formale con cui il presidente del Consiglio ha richiamato i ministri a un dialogo più civile e coordinato tra i vari dicasteri. "Da alcune settimane stiamo assistendo a un aumento progressivo del numero di imbarcazioni che trasportano migranti e che sollecitano un attracco nei nostri porti - osserva Conte nella lettera - Urge coordinare le iniziative dei ministri competenti per evitare sovrapposizioni o malintesi".

Sbarcati a Pozzallo 47 migranti, altri 44 salvati dalla Alan Kurdi

Intanto nella notte sono sbarcati a Pozzallo i 47 migranti soccorsi ieri dalla Gdf nel Canale di Sicilia, mentre la nave Alan Kurdi della Ong Sea Eye ha salvato altre 44 persone. "La nave Alan Kurdi ha salvato 44 persone da una barca in legno in cooperazione con le autorità maltesi - ha annunciato su Twitter la Ong tedesca - Una nave della Marina di Malta è in rotta per trasbordare le persone dalla Alan Kurdi e portarli a terra". Tra le 44 persone, specifica Sea Eye, ci sono quattro donne e tre bambini. “I migranti salvati - scrive ancora la Ong su Twitter - hanno affermato di essere in viaggio in mare da sabato e che avevano finito il carburante”.

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