L'ANALISI

Real boom sul mercato: ecco perché può spendere così tanto

Grandi acquisti per i madrileni, non solo grazie al fatturato ma soprattutto a una posizione finanziaria invidiabile, con una liquidità di 190 milioni. Lo stesso discorso vale per il Bayern. Barcellona più in difficoltà

Marco Iaria @marcoiaria1

Eden Hazard, 28 anni, passato dal Chelsea al Real Madrid per 100 milioni. Afp

Questo è il mercato del Real Madrid. E del Bayern Monaco. Ma perché possono spendere così tanto? Il fatturato non basta a spiegarlo, entrano in gioco altri parametri, finanziari e non economici, utili a fotografare la salute di un club e la sua capacità di spesa. Finora Florentino Perez non ha lesinato investimenti per assecondare la voglia di rivalsa di Zidane: Hazard 100 milioni, Jovic 60, Eder Militão 50, Mendy 48, Rodrygo 45, compensati solo in minima parte dalle uscite di Kovacic (45) e Llorente (30). E non è finita qui. Il Real può permetterselo non solo perché è diventata una macchina da soldi a livello globale, con un fatturato di 750 milioni (il più alto in assoluto) aspettando il nuovo Bernabeu e il traguardo del miliardo di entrate. In questi ultimi anni i blancos hanno evitato spese pazze irrobustendo i conti: al 30 giugno 2018 la liquidità era pari a 190 milioni con appena 60 milioni di debiti bancari e, quindi, una posizione finanziaria netta ampiamente positiva, per oltre 100 milioni.

Al Barça è diverso
—  

Per fare un paragone, al 30 giugno 2018 i rivali del Barcellona avevano disponibilità liquide di 40 milioni e debiti netti di oltre 150 milioni, in pesante peggioramento. Non è un caso se i blaugrana stiano cercando di finanziare il mercato con le cessioni: dal caso di scuola di Neymar, la cui clausola rescissoria coprì gli acquisti di Coutinho e Dembélé, alle dinamiche di quest’estate, con il crac di De Jong (75 milioni) ma un saldo acquisti-cessioni al momento negativo per appena 15 milioni, in attesa di altri sacrifici per Griezmann.

Bavaresi solidi
—  

E poi c’è il Bayern. In primavera il presidente Hoeness aveva annunciato la più grande campagna di investimenti nella storia del club tedesco. Gli 80 milioni spesi per Lucas Hernandez hanno già messo in chiaro le intenzioni. Il gruppo Bayern, che nel 2017-18 ha chiuso il bilancio in utile per il 26° anno di fila distribuendo 12 milioni di dividendo ai soci, disponeva al 30 giugno 2018 di liquidità per 221 milioni e zero debiti con le banche. Il motto degli amministratori resta sempre lo stesso: puoi spendere solo quanto incassi. Quest’estate è arrivato il momento di spendere. E parecchio. Beati i bavaresi che possono farlo.

POTRESTI ESSERTI PERSO