1 luglio 2019 - 12:09

«Ho avuto il morbillo in gravidanza, rischio di contrarre un’encefalite?»

Il virus del morbillo è «neurotropo», cioè manifesta una predilezione per il sistema nervoso centrale. Tuttavia non è possibile fare una precisa stima del rischio

di Giusella Moscato

«Ho avuto il morbillo in gravidanza, rischio di contrarre un'encefalite?» (Getty Images)
shadow

Pubblichiamo la domanda inviata da una lettrice al forum Malattie infettive e la risposta data da Giusella Moscato, medico presso l’Unità operativa di Malattie Infettive all’Università Tor Vergata di Roma.

Salve, a settembre sono stata ricoverata nel reparto di malattie infettive della mia provincia per aver contratto il morbillo in gravidanza. Premetto di non aver avuto alcun tipo di complicazione, ma vorrei chiedere se davvero rischio di contrarre un’encefalite post morbillo da corpi inclusi o la temuta Pess (panencefalite subacuta sclerosante) a distanza di anni. Grazie, cordialità.
Maria

Sono davvero sollevata dall’apprendere che nulla è accaduto al bambino e che lei non abbia riportato complicanze. Mi meraviglio però come il suo ginecologo, prima della pianificazione della gravidanza, non l’abbia sottoposta allo screening preconcezionale, che prevede anche il dosaggio anticorpale per le più comuni malattie esantematiche (rischiose per il feto nel caso in cui la madre non sia protetta). Detto ciò, il virus del morbillo è “neurotropo” cioè manifesta una predilezione per il sistema nervoso centrale. Riguardo al tipo di complicanze da lei citate, sia pure rare, l’encefalite da morbillo a corpi inclusi sembra manifestarsi più frequentemente in soggetti con deficit dell’immunità cellulo-mediata, mentre la panencefalite sclerosante subacuta sembra manifestarsi soprattutto in soggetti che hanno contratto il morbillo in età infantile. Tuttavia, non è possibile fare una precisa stima del rischio (un solo caso di encefalite da morbillo a corpi inclusi, ad esempio, è riportato sul bollettino di ottobre dell’Istituto Superiore di Sanità). Di contro, l’adesione ai programmi di immunizzazione consente di evitare non solo la malattia, ma anche le sue numerose complicanze (neurologiche e non), nel breve e nel lungo periodo. Cordiali saluti.
Giusella Moscato

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT