Corsa o camminata: ecco come decidere in che modo bruciare calorie

La prima consente ovviamente un lavoro più intenso, la seconda è ideale per chi non sia abituato ad attività aerobiche. Ma non c'è una formula magica: la chiave è sempre la condizione personale
Corsa o camminata ecco come decidere in che modo bruciare calorie

Bruciare grassi e tenersi in forma: meglio camminare o correre? Le opinioni, si sa, sono numerose. In particolare perché spesso si preferisce il walking (o fitwalking) per il grasso che si accumula sulla vita e della corsa per perdere peso più in generale e bruciare un gran numero di calorie. Popsugar ha chiesto a due esperti di rispondere sulle due attività e proporre a chi vuole bruciare la formula migliore per riuscirci.

Correre è senza dubbio più indicato per dimagrire in generale e bruciare una gran quantità di calorie. «La corsa è migliore perché consente un allenamento a più elevata intensità» ha spiegato alla piattaforma Michael Fredericson, professore e direttore di medicina dello sport alla celebre università californiana di Stanford. Accende il sistema metabolico e mette in moto una serie di reazioni che consentono appunto grandi risultati.

Tom Holland, fisiologo, scrittore e allenatore del Certified Strength and Conditioning Specialists, è d’accordo. Anche se quando ci si allena a intensità minore, quindi quando si cammina, si brucia più grasso, le calorie totali sono ovviamente maggiori quando si scelgono attività ad alta intensità. Più il battito cardiaco sale più il metabolismo ha bisogno di energie, più si brucia. Sempre rimanendo nei parametri adeguati alla propria condizione, che va dall'età allo stato di forma fisica. Ovviamente, per la stessa ragione, correre conviene anche di più in termini di tempo: per ottenere gli stessi risultati di 20-30 minuti di running occorre ad esempio camminare un’ora.

La condizione individuale è tuttavia la chiave. Camminare è per esempio ideale per le persone che stanno iniziando a perdere peso e non sono molto abituate ad allenamenti aerobici. E che poi, progressivamente, potrebbero arrivare alla corsa. Evitando così i classici infortuni dei principianti, cioè di chi inizia subito forte con la corsa. In questi casi una bella e lunga camminata è persino migliore della corsa: può durare di più e può essere più agevole da gestire per l’organismo.

Un altro consiglio è quello di procedere per intervalli, alternando alcuni minuti più duri e altri più morbidi e ripedtendo lo schema. Non necessariamente occorre aumentare il ritmo: il risultato si può ottenere anche diversificando il proprio itinerario, magari aggiungendo qualche salita. In entrambi i casi«si alzerà il proprio battito cardiaco per durate più brevi e più facilmente gestibili» ha spiegato Holland, aumentando le calorie bruciate. Si può per esempio procedere a cinque intervalli costituiti da un minuto di«power walking» o di corsa e uno di camminata o jogging per recuperare. Senza dimenticare il riscaldamento prima e lo stretching dopo, per almeno dieci minuti.

Ma quante volte a settimana bisogna muoversi? Secondo gli esperti correre tre volte alla settimana è un buon modo per bruciare grassi senza rischiare infortuni, meglio se aggiungendo, nei giorni in cui non si corre, bici, camminate o nuoto. Oppure pesi, se si intende lavorare sulla massa. Camminare sfoggia ovviamente un impatto minore, dunque lo si può fare più spesso: almeno sei volte alla settimana aggiungendo intervalli più intensi e un percorso che includa salite sarebbe il massimo in termini di risultati. In generale, se l’obiettivo è perdere peso, secondo Fredericson si dovrebbe fare qualcosa ogni giorno: camminate, jogging, nuoto ma anche un’attività come yoga in un giorno meno intenso.

Insomma, una vera regola non esiste, nella scelta fra corsa e camminata. Vanno entrambe bene. Dipende da noi e da quel che possiamo fare in base al livello di forma di partenza, mescolando le intensità degli allenamenti e soprattutto tenendo duro.

Nella gallery il piano di allenamento settimanale per dimagrire camminando.

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