Naturalmente belle

Oli essenziali: dalla cucina ai prodotti beauty ecco come usarli

Piante, estratti e oli essenziali sono i protagonisti delle formule beauty più performanti. Da apprezzare anche in cucina
Oli essenziali dalla cucina ai prodotti beauty ecco come usarli

Secondo il Centro Studi Cosmetica Italia il business dei prodotti di derivazione naturale (come gli oli essenziali) ha raggiunto 1100 milioni di euro con stime in continua crescita. «L’attenzione è posta sempre più sul rapporto tra mondo vegetale e tecnologia», dice Laura Busata, Cosmetics Senior Specialist Research & Development di Dolomia, un brand che da dieci anni si avvale per il make-up e lo skincare delle proprietà benefiche di piante, acqua e minerali delle Dolomiti, in grado di riportare la pelle al suo equilibrio naturale.

«La chimica verde è la key word della nostra produzione. Abbiamo ricreato un giardino botanico che tutela la biodiversità del territorio e coltiva le piante più interessanti: i laboratori collaborano con l’Università di Padova e si impegnano a ottenere la massima concentrazione da un attivo, con il minore impatto ambientale possibile».

Come garantisce la certificazione EPD (Environmental Product Declaration) che fornisce i dati sul ciclo di vita di un prodotto in accordo con gli standard internazionali.«Siamo l’unica azienda in Europa a vantare l’EPD, che viene sottolineato anche dal Natural Balance, il concept principale di Dolomia, basato su tre azioni anti-age: detossinante, protettiva e rigenerante», aggiunge la cosmetologa. «Il punto di forza sta nel principio brevettato 46-12, sintesi di quattro speci selezionate: rosa canina, melissa, biancospino e sambuco».

Ma ci sono anche altri ingredienti signature, tutti made in Dolomiti, come la radice di tarassaco, anti-pollution, e un mix multiminerale rivitalizzante a base di rame, magnesio e zinco.** Mentre il narciso è idratante, la scutellaria ha un effetto glow e l’abete rosso ritarda l’aging perché contrasta l’azione dei radicali liberi. L’efficacia delle piante non è una novità: le conoscevano già gli antichi Egizi.

«L’olio essenziale, in particolare, è la parte più concentrata», spiega Eleonora Borgo, naturopata a Londra e a Milano. «Basta annusarlo per una decina di secondi e avere un beneficio immediato». Oppure sciolto nella vasca, messo in un diffusore per l’ambiente o in un pediluvio dopo una giornata sul tacco dodici: l’efficacia è assicurata. «Ottima anche l’applicazione cosmetica», continua la naturopata. «In questo caso si aggiunge qualche goccia alla crema idratante oppure nel massaggio si mescola a un olio-vettore, come quello di avocado, di mandorle o di nocciole e si applica su tutto il corpo».

È importante controllare la qualità: si consiglia di comprarlo in erboristeria, con certificazione di origine biologica, evitando lo shopping on line e le ricette do-it-yourself. Le azioni delle erbe sono molteplici: dalla lavanda che lenisce le ferite, al cipresso, drenante e anti-cellulite, fino alla combo menta e arancio, più stimolante di un caffè.

«Anche in cucina è prezioso il supporto delle piante, in ogni loro parte», puntualizza l’esperta. «Se l’aroma o petali possono decorare un piatto e valorizzare l’aspetto gourmet, le spezie agiscono in sinergia con i profumi per esaltare il gusto e l’olfatto: sono tutti spunti che si possono trarre e ripetere a casa. La marquise al cioccolato, insaporita con la rosa e il cardamomo, per esempio, è irresistibile». Eleonora Borgo, infatti, ha collaborato alla creazione del menù del Muzzi Salad Bar a Milano, che impiega solo ingredienti naturali e a chilometro zero. Spuntini, insalate, smoothies a base di aneto (rinforza il sistema immunitario), cocco rapé (energizzante), fave di cacao (antidolorifici naturali), mitmita (un mix di spezie etiopi antibatteriche). E molto altro ancora. Tutti da gustare!