Mondiale donne

Thaisa Moreno: “Innamorata delle azzurre. In italia si può crescere”

Thaisa Moreno, 30 anni, centrocampista del Milan e del Brasile. Epa

La stella del Brasile (e del Milan) alla vigilia della sfida con le ragazze della Bertolini: “Da voi siamo trattate come delle professioniste. Bonansea e & co., ma quanto sono forti?”

Dal nostro inviato Giulio Saetta

Thaisa Moreno, 30 anni, è il fulcro del centrocampo del Milan e della Nazionale brasiliana che domani affronteremo alle 21 a Valenciennes per l’ultima gara del girone eliminatorio del Mondiale. Una sfida delicata che ci sorride – ci qualifichiamo come primi anche perdendo di misura e a meno che l’Australia non batta la Giamaica con 5 gol di scarto – ma in cui non partiamo favoriti. Per tradizione, otto Coppe del mondo a due per il Brasile, finalista nel 2007.

Thaisa, domani senza Formiga squalificata si sentirà persa?

“Abbiamo ottime alternative, giocatrici forti come Andressinha, Luana e Adressa Alves”.

Ritroverà la tua compagna in rossonero Manuela Giugliano.

“Nel Milan giochiamo 4-3-3, io centrale e lei al mio fianco. Nel 4-4-2 della Seleçao ho più compiti di mediano. Sono innamorata di come gioca Manuela, l’ho vista qui in hotel, siamo amiche. È una bravissima ragazza dentro e fuori del campo”.

La Seleçao è molto seguita in Brasile?

“Ora le nostre partite sono trasmesse dalla principale tv del Paese. Contro l’Australia ci hanno visto quasi 20 milioni di spettatori, non male”.

Le calciatrici lì sono professioniste?

“No. Sono venuta in Italia perché è un calcio in crescita ora che stanno entrando i grandi club, Juve, Milan, Roma, dall’anno prossimo l’Inter neopromosso in A. Da voi siamo trattate come delle professioniste ma mi auguro che in futuro si apra di più alle straniere. Al momento c’è la limitazione di due visti extra-comunitari per club, uno studio-lavoro, l’altro sportivo. I grandi campionati come Premier League, Bundesliga, Ligue 1 sono più aperti e competitivi”.

Cosa è successo contro l’Australia?

“Nel secondo tempo ci siamo un po’ perse. Formiga e Marta sono un po’ calate. Marta non è ancora al 100% ma sapete tutti la giocatrice che è. Come Cristiano Ronaldo si allena tantissimo e conduce una vita da vera professionista del calcio”.

Cosa teme di più delle Azzurre?

“Il centrocampo, è tanto tanto forte. Galli, Giugliano, Cernoia, per non dimenticare Alice Parisi che non ha ancora giocato. Poi l’attacco l’avete visto tutti, Bonansea, la mia compagna Giacinti che può entrare e spaccare la partita. Per non parlare del collettivo, sono innamorata del lavoro di gruppo che sta svolgendo l’Italia. Anche al Milan Carolina Morace ci tiene tanto a questo aspetto”.

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