Il progetto

Ecco la Juve di Sarri: linee strette, Pjanic in regia e tre attaccanti da scatenare

Iniziano già a prendere forma i bianconeri in base alle idee del nuovo tecnico: trequartista o ali, l’obiettivo è valorizzare al massimo Cristiano

Filippo Conticello

Maurizio Sarri, 60 anni

Maurizio Sarri e la rivoluzione delle idee. A lui il compito di far sterzare la Signora che l’ha scelto anche per la capacità di lasciare una precisa impronta di gioco. La Juventus viene da cinque anni di vittorie, ha dominato con il "soft power", ma ha raramente entusiasmato: risultati alla mano, sarà comunque difficile fare meglio di Allegri. Sarri ci proverà con il suo stile inconfondibile e una tattica rigida, nonostante certe sfumature cangianti. Di certo, non si transige dalla difesa a quattro con spaziature rigide e immutabili: un “creatore” perfetto come Bonucci, Maurizio ce l’ha già in casa. E ancora ecco la mediana a tre con un regista di qualità in mezzo: lì diventa decisivo il ruolo di Pjanic, sempre più convinto di restare. Il bosniaco ha ben visibili certe caratteristiche “sarrian”. Tra le mezzali, un incursore come il neo-arrivato Ramsey potrebbe presto avere il vento in poppa.

Variabili
—  

Nel canovaccio di Sarri un’altra certezza è la presenza di tre giocatori offensivi, modulabili in varie forme ma con un obiettivo preciso: moltiplicare i gol. Un’ipotesi è quella del 4-3-3 con un "numero 9" dai canoni classici: Mauro Icardi ingolosisce parecchio in questo scenario. Ma c’è anche l’idea di una prima punta mobile, in stile Mertens napoletano: Cristiano Ronaldo è l’arma atomica che potrebbe fare al caso di Sarri. Non è da escludere, poi, l’uso del trequartista, carta già usata con successo ai tempi dell’Empoli: Bernardeschi scalpita già.

POTRESTI ESSERTI PERSO