Trucco con Spf per il sole: perché utilizzarlo e come

Proteggersi dal sole è ormai diventato un mantra, anche in ambito beauty. E non ci sono più alibi, perché nn solo i trattamenti per il viso, ma anche il make up ormai offre formule con filtri solari a protezione della pelle. Ecco quali

In genere quando si pensa al sole ci si immagina sempre al mare, in piscina, in montagna p in qualche località di vacanza. In realtà da tempo i dermatologi mettono in guardia dal sole preso in città, mentre si cammina e non solo nei tre mesi estivi ma durante tutto l’anno. Da qui la raccomandazione, sempre più frequente, di proteggersi sempre, in ogni situazione o condizione, a dicembre come a luglio, in città come al mare.

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E non ci sono alibi perché sempre più numerosi sul mercato sono prodotti specifici con le stesse funzioni di una crema solare: chiamati sun city block o sun block, sono dei filtri da applicare tra il trattamento skin care e prima del trucco, in gel, crema, spray. Ma sepre più numerosi sono anche i trattamenti per il viso e i prodotti make up con spf, ovvero con filtri che proteggono dai raggi solari, spesso arricchiti di antiossidanti n funzione barriera e protettiva dai radicali liberi.

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Cominciamo però con il chiarire cosa è l’Spf. Acronimo di Sun Protection Factor, indica il fattore di protezione solare, lo si trova stampato sulle etichette dei prodotti per il sole con un numero che va da 6 a 50 e anche oltre. In particolare, indica il rapporto tra la quantità di energia UV necessaria per indurre un eritema percettibile sulla cute protetta da filtro solare e quella necessaria per provocare la stessa reazione su cute non protetta. In pratica, indica la capacità del prodotto antisolare di bloccare i raggi UVB, ma non gli UVA, i più dannosi perché penetrano nella pelle 40 volte di più rispetto agli UVB e sono responsabili del foto-invecchiamento e della distruzione di collagene ed elastina, oltre che di eritemi e scottature e, nei casi gravi, dei tumori della pelle.  Conoscere l’Spf e dunque il livello di protezione è fondamentale, spiegano i dermatologi di Aideco (Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia): “Da poco tempo le raccomandazioni europee in tema di prodotti solari hanno consigliato per l’etichettatura dei prodotti solari la dicitura in etichetta dei termini: protezione bassa (SPF da 6 a 14.9), media (SPF da 15 a 29.9), alta (SPF da 30 a 59.9) e molto alta (SPF da 50+ a 60 =), nel tentativo di evitare confusione e determinare la diffusione di informazioni errate”.

 

Una buona alternativa è utilizzare la crema viso abituale e anche il trucco, come primer, fondotinta, polveri viso, ma anche rossetti e ombretti, con Spf, se proprio non si vuole applicare una crema solare un sun block. In questo periodo, ad esempio, quando si tende a sublimare la prima abbronzatura o a mimarla con polveri e terre abbronzanti, meglio sceglierne con filtro solare. Ma anche fondotinta e BB o CC Cream: nulla cambia nelle caratteristiche, consistenza, colori e resa. Senza contare che i brand cosmetici sempre più mettono a disposizione prodotti specifici per il sole d’estate, fondotinta compatti, innanzitutto o cushion che nulla vieta di utilizzare tutto l’anno. Inolre, molti brand hanno messo a punto prodotti specifici per il trucco da utilizzare sotto il sole e, in particolare, mentre si fa sport all’aperto.

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Via libera dunque al trucco con Spf, ma con una raccomandazione: utilizzate comunque una protezione solare come base, per una maggiore sicurezza. Anche perché, spiegano i dermatologi e cosmetologi, l’ossido di zinco contenuto nel make up, soprattutto, non garantisce una protezione completa dai raggi Uva, quelli che penetrano più in profondità nella pelle causando i danni maggiore. I filtri contro gli UVA, infatti, rendono le texture più pesanti per un fondotinta.

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