protesta dell’opposizione

Sardegna, la Lega propone assegni per i consiglieri: scoppia il caso vitalizi

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Un assegno mensile che i consiglieri regionali della Sardegna potrebbero riscuotere al compimento dei 65 anni se rimasti in carica per soli cinque anni, ma l'età potrebbe scendere fino ai 60. L’introduzione è contenuta nella bozza di proposta di legge per il ricalcolo dei vitalizi su base contributiva illustrata dal presidente del Consiglio, il leghista Michele Pais. Contro il quale si è scatenata la protesta delle opposizioni. Anche se Pais si difende: non c’è «un euro in più per i consiglieri regionali», ma solo la «la riproposizione letterale del testo che deriva dall'accordo Stato-Regioni in attuazione della legge di bilancio dello Stato e dalla Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali».

Centrosinistra diviso
Primo fra tutti l’ex sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, che guida l’opposizione di centrosinistra in Aula. E che su Facebook pubblica la bozza del provvedimento e accusa: «La prima proposta di legge della maggioranza leghista e sardista, illustrata ai capigruppo dal presidente del Consiglio regionale, riguarda il ripristino, comunque lo si voglia giustificare e definire, degli assegni vitalizi da riconoscere ai consiglieri». «Dicono sempre: prima gli italiani, prima i sardi. Ma la verità è che pensano solo a se stessi», aggiunge Zedda. Una posizione, quella dell’ex primo cittadino, dalla quale il Pd regionale prende le distanze: con una nota i dem «respingono ogni tentativo di strumentalizzazione sul tema». E ricordano che «il nuovo modello è caratterizzato dalla riduzione dei vitalizi agli ex consiglieri e dall'introduzione del modello Fornero per il futuro». Il nuovo schema è lo stesso di cui il massimo rappresentante dell'Assemblea, Michele Pais, chiede l'approvazione entro il 30 giugno, cioè prima della scadenza dei termini per l'adeguamento della normativa regionale alla legge di bilancio dello Stato.

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Lega: vogliamo abolire i privilegi
«Noi della Lega vogliamo abolire i privilegi, non incrementarli», dice il capogruppo del Carroccio nel Consiglio regionale della Sardegna, Dario Giagoni, rispondendo alle accuse di Zedda. «La proposta di legge - spiega - non è altro che il doveroso adeguamento della Regione in materia di contenimento della spesa pubblica attraverso la riduzione dei vitalizi assegnati agli ex consiglieri, contenuto nella legge di bilancio dello Stato». Ed Eugenio Zoffili, segretario Regionale della Lega Sardegna, assicura: «Non voteremo mai provvedimenti che aumentano i costi della politica» e che «possano determinare esborsi per i cittadini sardi».

M5s: Non lo voteremo mai
Si tratta di un «privilegio inaccettabile, non lo voteremo mai» dice la capogruppo M5s Desirè Manca parlando del provvedimento. E spiega: «La maggioranza di governo della Regione Sardegna con una manovra di berlusconiana memoria cerca di introdurre la cosiddetta indennità differita». «Accade che in un provvedimento teso al contenimento della spesa la stessa aumenti di 1.149.984,00 euro all'anno, per arrivare per l'intera legislatura alla bella cifra di 5.749.920,00 euro», spiega ancora Manca, sottolineando di non aver apposto la firma che avrebbe portato il provvedimento in Aula con la procedura d'urgenza.

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