EVENTO

Il Mondo delle meraviglie di Bebe Vio, campioni, sport e star

 Giusy Ferreri, Martin Castrogiovanni, Naigolan, Bebe, Biondo, Molfetta, Spampinato, Rizzoli, Awed, Borini. BIZZI

A Roma Giochi senza Barriere: il tema era un “Mondo delle Meraviglie” con lo slogan Wondermad, Siamo tutti stranamente normali per “esaltare “l’unicità del mondo paralimpico”

Claudio Arrigoni

Era proprio un mondo delle meraviglie quello che si è materializzato allo Stadio dei Marmi di Roma. C’erano grandi campioni, personaggi del mondo dello spettacolo, atleti paralimpici, ragazzi e ragazze che usavano una carrozzina o ai quali mancavano parti di braccia o gambe. Tutti insieme a giocare e divertirsi per i Giochi senza Barriere, che da nove anni si svolgono fra Mogliano Veneto (dove sono nati), Milano (un intermezzo di un anno) e Roma (ormai da tre anni).

Luca Pancalli con Bebe Vio BIZZI
Trio Medusa
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Bebe Vio a fare gli onori di casa, il Trio Medusa a condurre e dare i tempi, Luciana Littizzetto fra i giudici, ma soprattutto otto squadre da 25 giocatori giovani e adulti con e senza disabilità, capitanate da personaggi di sport e spettacolo a sfidarsi con giochi e prove legate proprio a “Wonderland”. Il tema era proprio quello: un “Mondo delle Meraviglie” con lo slogan Wondermad, Siamo tutti stranamente normali per “esaltare “l’unicità del mondo paralimpico”. C’era Luca Pancalli, presidente del Cip, ad aprire l’evento insieme a Giovanni Malagò, presidente del Coni, che tre anni fa fu stregato dalla proposta di Ruggero e Teresa, papà e mamma di Bebe, che poco dopo la malattia della figlia hanno creato “art4sport”, associazione che aiuta chi ha amputazioni a praticare sport. Proprio per finanziare l’associazione sono nati i Giochi. Come sempre, risaltava proprio la “bellezza della diversità, oltre allo stupore e alla meraviglia che prova chi vi si apre senza preclusioni o pregiudizi”: a Bebe Vio risplendono gli occhi quando racconta quanto è cresciuta la percezione del mondo paralimpico, anche attraverso i Giochi. “Si capisce quanto ogni persona possa mostrare le abilità in qualunque condizione, togliendo ogni barriere e ogni discriminazione”.

Bebe con Martina Colombari (dx) BIZZI
“Non potevo dire di no”
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Ecco allora Nainggolan, applaudito non solo dai tifosi della Roma (“Quando Bebe mi ha chiesto di venire non potevo dire di no, è bellissimo vedere quello che persone che hanno delle difficoltà riescono a fare”) insieme al gigante cieco Oney Tapia, Martin Castrogiovanni correre come se inseguisse la palla ovale, Carlo Molfetta lottare come fosse alle Olimpiadi, con Nicola Rizzoli non arbitro, ma giocatore e attori come Giorgio Pasotti o cantanti come Biondo, idolo giovanile, divertirsi con piccoli e grandi che corrono su una protesi o usano una carrozzina. Per una serata meravigliosa.

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