7 maggio 2019 - 18:47

Usa, l’incontro con Merkel salta per «questioni urgenti». Dove è diretto il segretario di Stato Pompeo?

Ha annullato l’incontro di Berlino con questa breve e inedita giustificazione. È diretto forse verso Est, l’ipotesi di Corea del Nord e Russia

di Giuseppe Sarcina, corrispondente da Washington

Usa, l’incontro con Merkel salta per «questioni urgenti». Dove è diretto il segretario di Stato Pompeo?
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«Questioni urgenti». Con questa breve e inedita giustificazione, il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha annullato all’ultimo momento l’incontro a Berlino con la Cancelliera Angela Merkel. Pompeo si è limitato a chiamare il ministro degli esteri tedesco, Heiko Maas, chiedendo di «riprogrammare l’appuntamento» fissato per oggi, martedì 7 maggio.

Uno dei portavoce di Pompeo, Morgan Ortagus ha spiegato ai giornalisti al seguito che «sfortunatamente gli impegni a Berlino sono stati rinviati». Dopodiché tutti sull’aereo decollato da Rovianemi, in Finlandia: rotta, sembra, verso est. Lo staff del Dipartimento ha avvisato i reporter: non potranno scrivere o rivelare nulla fino a quando non saranno ripartiti dalla misteriosa destinazione. Da Washington il Dipartimento di Stato non ha aggiunto altri particolari, lasciando spazio a una serie di ipotesi. Dove è diretto Pompeo? In Corea del Nord? Nei giorni scorsi il regime di Pyongyang ha ripreso i test missilistici. Ma di recente il dittatore nord coreano Kim Jong-un ha chiesto agli Stati Uniti di inviare un altro interlocutore al posto di Pompeo, giudicato troppo rigido, «non maturo».

La Russia allora? Ieri, lunedì 6 maggio, il Segretario di Stato ha visto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov: i due hanno concordato una scaletta di colloqui per la prossima settimana a Sochi, la località turistica russa sul Mar Nero. In quella occasione il capo della diplomazia Usa potrebbe essere ricevuto dal presidente Vladimir Putin. Ci può essere un motivo per anticipare con grande urgenza il confronto? Nelle ultime 48 ore l’amministrazione Trump si è esposta su più fronti simultaneamente. Uno è l’Iran, dove è stata inviata una portaerei per «avvertire» il regime di Teheran. Il secondo è il Venezuela. Per le 15.30 di oggi negli Stati Uniti (le 21.30 in Italia) è prevista una dichiarazione di Mike Pence. Il vice presidente, fanno sapere dalla Casa Bianca, illustrerà «altri incentivi» offerti ai militari venezuelani per abbandonare il regime di Nicolas Maduro. Vedremo se l’improvvisa scomparsa di Pompeo e l’inusuale imposizione del silenzio stampa hanno a che fare con la crisi di Caracas.

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