Maltempo, in Veneto quasi 70 cm di neve. Disagi per vento in Sicilia

Cronaca
Foto LaPresse

Il vortice freddo che ha travolto l'Italia nel weekend si sposta progressivamente verso Sud. Le Eolie sono rimaste isolate per le forti raffiche. Migliora in Emilia Romagna ma resta l'allerta per le piene. In Molise pioggia in collina e neve in montagna

L’ondata di maltempo che si è abbattuta sull’Italia nel corso del weekend – portando piogge, vento, addirittura neve fino a quote molto basse e autentiche bufere con disagi, danni e anche alcune vittime - si sta progressivamente spostando verso le regioni del Centro e del Sud. Al Nord migliora ma si fanno i conti del passaggio del vortice di aria fredda: in Trentino, dopo la nevicata fuori stagione di ieri in montagna, gli agricoltori sono in allarme per il brusco abbassamento delle temperature con alto rischio di gelate. Sulle montagne del Veneto sono caduti nelle ultime 24 ore sino a 67 centimetri di neve fresca. Fiocchi sono caduti anche nell’Oltrepò Pavese. Migliora in Emilia Romagna dopo le frane e gli smottamenti di domenica, anche se rimane l’allerta arancione per le piene dei fiumi. Al Sud invece si registrano forti venti, con le Eolie isolate a causa del mare Forza 6 e disagi in tutta la Sicilia. In Molise temperature invernali, pioggia in collina e neve a quote più alte (LE PREVISIONI METEO).

In Trentino previsto ulteriore calo delle temperature, allarme gelate

In Trentino la scorsa notte le minime hanno di poco superato lo zero nel fondovalle, ma per le prossime ore le minime sono previste in ulteriore in calo con probabili gelate anche a quote medio-basse. Intanto gli agricoltori hanno già approntato i sistemi preventivi come gli impianti antibrina per i meleti.

Neve nell’Oltrepò Pavese

La neve è caduta anche nell’Oltrepò Pavese nell'alta Valle Staffora, dove il termometro è anche sceso sotto lo zero. Non sono mancati disagi per la circolazione, tanto che sono dovuti entrare in azione gli spartineve.

In Veneto la neve sfiora i 70 cm

Le precipitazioni nevose sono state più intense sull'Altopiano di Asiago (Vicenza), dove lo strato bianco in poche ore ha toccato i 65 centimetri, Misurina (Belluno) con 67 centimetri, Cortina con 54, Arabba con 52 e il Falzarego con 55. La neve ha fatto la sua comparsa anche nelle aree delle Prealpi bellunesi: 53 centimetri di neve fresca sul Nevegal, 47 in Alpago e sul Grappa, 16 in Pian del Cansiglio.

Migliora in Emilia Romagna ma resta allerta per piene dei fiumi

Resta in Emilia Romagna un’allerta arancione per criticità idraulica nella pianura emiliana orientale e centrale e nella costa ferrarese per la propagazione delle piene dei fiumi nei tratti di valle. Pioggia e neve cadute nelle ultime 36 ore determinano anche criticità idrogeologica nelle aree collinari e montane. Interventi per rimuovere gli alberi e i rami caduti sulle strade sono in corso in Appennino. Tra le zone colpite, il Modenese, dove la Provincia, per far fronte all'elevato numero di alberi pericolanti, a causa del peso della neve, ha deciso un finanziamento urgente di 80mila euro.

In Molise pioggia e neve

Il maltempo non allenta la sua morsa in Molise dove gran parte della regione continua a fare i conti con una stagione bizzarra che ha alternato temperature quasi estive a repentini cali: pioggia in collina e neve a quote più alte con Capracotta (Isernia) che fa registrare l'ennesima nevicata di primavera. In nottata a Campobasso si sono registrati 3 gradi. Per domani gli esperti del meteo annunciano un deciso miglioramento con temperature in risalita.

Disagi in tutta la Sicilia, Eolie isolate

In Sicilia il forte vento ha provocato danni e disagi anche a Palermo. Sono rimasti fermi i traghetti e gli aliscafi per Ustica, e anche la nave per Napoli, la cui partenza del mattino è stata rimandata. Numerosi gli alberi caduti e i tabelloni pubblicitari pericolanti. Diversi gli interventi dei vigili del fuoco per la caduta di calcinacci. Le Eolie sono state raggiunte nella notte da raffiche di vento, provenienti da ponente, che hanno toccato i 50 chilometri orari. A Milazzo sono rimasti bloccati insegnanti, impiegati, medici e i camion che devono rifornire le isole di derrate alimentari e carburante. Nella rada di Lipari sono ferme quattro navi cisterna che non possono attraccare. 

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