Esteri

Gaza, Hamas lancia centinaia di razzi, morti quattro israeliani. Ventuno le vittime palestinesi

Le immagini del raid israeliano a Gaza (fotogramma)
Più di 600 razzi hanno colpito le comunità intorno al confine con la Striscia, ad Ashkelon e Ashdod. Nei raid aerei israeliani morto anche un comandante di Hamas, che chiede un cessate il fuoco a Israele mentre la Jihad islamica minaccia "una guerra totale"
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Ventuno vittime tra i palestinesi, quattro morti israeliani. L'escalation di violenza tra Israele e Gaza non si ferma, nonostante gli appelli della comunità internazionale e i tentativi di mediazione dell'Egitto. Per tutta la giornata di domenica sono continuanti incessanti i lanci di razzi di Hamas nelle zone israeliane attorno alla Striscia di Gaza e i bombardamenti israeliani su Gaza.

Quattro israeliani sono stati uccisi ad Ashkelon, nel sud dello Stato ebraico: un uomo ha perso la vita nella notte davanti alla sua abitazione, un altro nella fabbrica in cui era al lavoro e una donna mentre era in auto vicino a un kibbutz.

Altre 83 persone sono rimaste ferite dai razzi. Israele reagisce con i raid aerei. Ventuno finora le vittime palestinesi nella Striscia.

Israele ha colpito con pesanti bombardamenti numerosi obiettivi a Gaza, più di 200: tra i morti c'è anche il comandante di Hamas Hammed al-Ghudari, 34 anni, ucciso in un raid mirato contro di lui. Il portavoce dell'esercito israeliano, Ronen Manelis, ha detto che al-Ghudari era "responsabile del trasferimento di denaro dall'Iran alle organizzazioni terroristiche della striscia di Gaza".

Da ieri i palestinesi hanno lanciato oltre 600 razzi su Israele e proiettili di mortaio: a Ofakim, vicino a Gaza, un razzo è caduto nel giardino di una casa, un altro ha centrato una scuola elementare. La pioggia di missili ha preso di mira le comunità intorno alla Striscia di Gaza, Ashkelon, dove è stato colpito anche un ospedale, e Ashdod, fino a Beersheba, Beit Shemesh e Gedera.

Nella Striscia sono morti ventuno palestinesi, fra i quali almeno tre miliziani. Tra le vittime anche una bimba di 14 mesi e sua madre incinta. Un portavoce militare israeliano ha negato che siano state uccise nei raid aerei e ha chiamato in causa "armi difettose di Hamas o Jihad islamica". Tra i feriti, una quarantina secondo il ministero della Salute palestinese, almeno un altro bambino.


Le operazioni militari israeliane

Le autorità israeliane hanno mandato al confine la settima brigata corazzata, cui potrebbero essere affidate "missioni offensive". E il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ordinato di continuare i raid, promettendo che Hamas e la Jihad islamica pagheranno "un prezzo molto pesante" per i loro attacchi. Le forze armate israeliane hanno detto che gli obbiettivi presi di mira a Gaza erano basi e strutture controllate dalle due organizzazioni islamiche. Colpiti anche un tunnel sul confine scavato dalla Jihad e una fabbrica sotterranea dove venivano costruiti razzi.

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Jihad islamica: "Colpiremo centrale atomica, porti e aeroporto"

Se i primi lanci di razzi verso Israele erano stati rivendicati sia da Hamas che dalla Jihad islamica, le posizioni delle due fazioni ora sembrano divergere. Hamas ha chiesto un cessate il fuoco a Israele, mentre la Jihad islamica minaccia una ulteriore escalation di violenza fino alla "guerra totale": Mosab Al Braim, il portavoce dell'organizzazione islamista che opera nella Striscia di Gaza, ha dichiarato che "la resistenza è sull'orlo di un nuovo livello di fronte all'aggressione, un livello che potrebbe portare a una guerra aperta. Farà male al nemico così come fa soffrire il nostro popolo".

Gia ieri in risposta ai raid israeliani la Jihad islamica aveva minacciato di colpire importanti obiettivi strategici in Israele, tra cui la centrale atomica di Dimona, l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv e i porti di Ashdod e di Haifa.

Si continua a combattere dunque, ma anche a trattare. Il leader di Hamas a Gaza, Yihia Sinwar e quello della Jihad islamica Ziad Nahala si trovano al momento al Cairo per consultazioni con l'intelligence egiziana. Ancora non è chiaro quali istruzioni abbiano da là impartito ai loro miliziani. Finora né Hamas né il ministero degli Interni di Gaza hanno dato indicazioni alla popolazione su come affrontare questa nuova crisi che giunge alla vigilia dell'inizio del Ramadan, il mese sacro per i musulmani.

 

Usa: "Israele si difenda". La condanna di Ankara

L'escalation militare sul confine di Gaza ha suscitato una forte tensione politica internazionale. Nella notte è intervenuto il Dipartimento di Stato Usa sostenendo "il diritto all'autodifesa di Israele dopo gli attacchi missilistici" e oggi anche l'alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Federica Mogherini, ha fatto appello ai palestinesi perché cessino "gli attacchi di razzi indiscriminati". L'Unione europea, ha detto Mogherini, "ribadisce il suo impegno per la sicurezza di Israele. Esprimiamo le nostre condoglianze alle famiglie di tutte le vittime e al popolo israeliano e auguriamo una pronta guarigione ai feriti".


Uno dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza ha colpito gli uffici dell'agenzia di stampa turca Anadolu suscitando la reazione della diplomazia di Ankara. "Condanniamo Israele - ha twittato il portavoce della presidenza della Turchia Fahrettin Altun - per aver attaccato un edificio in cui ha sede l'Anadolu: chiediamo a tutti i governi che sostengono di difendere la libertà di stampa di unirsi a noi nella condanna del bombardamento".

La 'guerrà social dell'Esercito israeliano

Mentre sul campo continuano lanci di razzi e raid di rappresaglia, si combatte, per così dire, una 'guerrà parallela di propaganda, fatta anche a 'colpì di post sui social. 

L'esercito israeliano (Israel Defense Forces), ad esempio, pubblica sulla sua pagina Twitter le varie fasi della battaglia. In un post il video delle immagini subito dopo l'esplosione verificatasi nel cortile di una scuola con il commento "Cosa faresti se un razzo esplodesse nella scuola elementare dei tuoi figli?".


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In un altro le immagini girate all'interno di un'abitazione sventrata da un razzo con il commento "200 razzi piovuti sulle case delle famiglie israeliane oggi: guarda".

In un altro post ancora c'è il video di una tv israeliana che ha registrato in diretta l'esplosione di un razzo contro una casa. E poi ha registrato sempre in diretta l'intercettazione di un altro razzo fatto esplodere dal sistema antimissile 'scudo d'acciaiò (Iron Dome) mentre era ancora in volo.



L'inizio della tensione a Gaza

L'escalation è iniziata venerdì, quando due soldati israeliani sono stati feriti da un cecchino che ha fatto fuoco dal confine di Gaza. "All'inizio della giornata - spiegava un tweet dell'esercito israeliano - centinaia di cittadini di Gaza hanno fatto una rivolta sul confine israeliano. I nostri soldati si trovavano tra i rivoltosi e le famiglie israeliane che vivono a poca distanza. Usando i civili come copertura, un cecchino ha sparato contro i nostri soldati, ferendone due".