Finisce nel segno del “7” il derby speciale di Torino e se il gol di Cristiano Ronaldo non era neanche quotato dagli scommettitori, quello di Sasa Lukic sorprende e soprattutto fa sognare il Toro. Che sfiora il colpaccio allo Stadium, visto che fino all’84° minuto la Juve si trovava nella scomoda posizione di chi deve rincorrere e vede lo spettro di una clamorosa sconfitta. Ci ha pensato CR7 a pareggiare la rete iniziale del giovane numero sette granata, alla sua prima gioia in Serie A, e così dare forza alla sua voglia di vincere la classifica dei capocannonieri. Il fuoriclasse portoghese aveva già deciso il derby dell’andata, su rigore, e si è ripetuto anche al ritorno per evitare una figuraccia ai freschi campioni d’Italia. Il Toro ha cullato a lungo la grande vittoria, meritandola con una prestazione da Toro, ma può sorridere: ha superato l’esame di laurea per l’Europa e domani può onorare nel modo migliore il Grande Torino con le celebrazioni del 70° anniversario di Superga.

L’emergenza infortuni obbliga Allegri ad inventarsi un 4-4-2 con l’inedita coppia Ronaldo-Kean in attacco più Cancelo e Bernardeschi sulle fasce. E’ una Juve ad alto impatto offensivo, ma le gambe sono vuote e le idee scarseggiano in attacco. Ne approfitta così un Toro compatto e ordinato nel 3-4-2-1 disegnato da Mazzarri con Berenguer e Lukic a sostegno di Belotti. Il tempo di vedere un tiro alle stelle di Bernardeschi (7’) e i granata prendono fiducia: al 14’ Belotti impegna Szczesny e quattro minuti dopo il Toro passa in vantaggio grazie a Lukic, che sfrutta la clamorosa dormita di Pjanic al limite dell’area. I bianconeri provano subito a reagire, ma Sirigu al 19’ è bravo a respinge il tiro ravvicinato di Matuidi e al 22’ è fortunato nel vedere sfilare fuori la saetta di Ronaldo. Il Toro alza il muro con Izzo, Nkoulou (doppia respinta su Kean al 25’) e il debuttante Bremer, mentre la Juve si perde in un gioco lento e prevedibile.

Lo Stadium fischia all’intervallo, anche se gli ampi vuoti in curva e tribuna fanno capire quanto sia l’apporto e l’importanza di questa sfida per i tifosi bianconeri. In tribuna c’è anche Claudia Schiffer, mentre gli ultrà bianconeri onorano le vittime di Superga con uno striscione. Allegri prova a dare la scossa, ma è ancora il Toro a fare la partita e a difendersi con ordine. Nella Juve solo Ronaldo ci tiene e dà battaglia (al 54’ sfiora il gol di testa), mentre Spinazzola ha la grande chance per pareggiare al 61’ e la spreca con un tiro debole. Cuadrado, invece, continua a collezionare conclusioni sballate ed esce tra i fischi. Il Toro controlla, rinforza la mediana e spera in un colpo del solitario Belotti, ma sul più bello vede sfumare la vittoria. All’84’ Spinazzola sfonda sulla sinistra e pennella il cross perfetto per Ronaldo, che resta in aria un’eternità contro Bremer e poi pizzica il pallone di testa per l’1-1 e il suo 21° gol in campionato. Sette delle ultime sue dieci reti complessive arrivano da incornate: un’abitudine per CR7, un’ancora di salvezza per una Juve già in vacanza. Il Toro comunque eguaglia il suo primato di punti nell’era moderna (57) e ha tre partite per dare l’assalto al sogno Europa.

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