Colpo di scena al Trofeo Mezzalama. A causa delle cattive condizioni della parete, i concorrenti non saliranno in vetta al Castore, ma lo aggireranno. Una deviazione che allungherà il percorso e aumenterà il dislivello, assicurando però maggiore sicurezza agli atleti. La notizia è stata data dal direttore tecnico della gara Adriano Favre durante il briefing con gli atleti.

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«Da ieri - ha spiegato Favre - non è stato possibile salire sul Castore per metterlo in sicurezza. Ha soffiato troppo vento creando troppe placche di neve ventata quindi abbiamo organizzato un bypass: discesa al rifugio Mezzalama, poi Piani di Verra, risalita al rifugio Quintino Sella. Da lì si riprende il percorso normale verso il Naso del Lyskamm. Poi la Roccia della Scoperta e la discesa finale. È chiaro che c’è un aumento considerevole del dislivello (circa 800 metri in più), ma in condizioni di sicurezza. Mi rendo conto dello sforzo in più - ha aggiunto Favre -, ma la variante significa poter gareggiare in un altro mondo dal punto di vista climatico. L’alternativa era non fare il Mezzalama».

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