In una notte triste per il mondo NBA, con la scomparsa a 79 anni di John Havlicek (leggenda dei Boston Celtics con cui vinse otto titoli in 16 anni trascorsi tutti in biancoverde), San Antonio non ha gettato la spugna. Gli Spurs hanno vinto gara6 contro Denver 120-103, allungando la serie alla decisiva gara7 nella Città Alta un Miglio, domani notte. La prima gara7 di questi playoff che attendono l’esito soltanto di due serie del primo turno: quelle che coinvolgono gli azzurri Marco Belinelli e Danilo Gallinari, che questa notte con i Los Angeles Clippers cerca il pareggio in gara6 contro Golden State.

Chi ferma Jokic?

Nella settima e decisiva sfida, l’obiettivo primario degli Spurs sarà ripetere lo schiacciante successo sul perimetro del sesto atto, nel quale DeMar DeRozan ha realizzato 25 punti con medie impressionanti (12-16 al tiro) mentre tra gli esterni dei Nuggets nessuno ha superato i 16 di Jamal Murray - limitato da un colpo duro alla coscia ricevuto da Jakub Poeltl - e la squadra di Michael Malone ha chiuso con 8-31 al tiro fuori dall’area dei tre secondi. Senza dimenticare che il confronto tra le due panchine è stato inesorabilmente a favore di San Antonio: la seconda unità, capitanata da Rudy Gay (19) e Marco Belinelli (9 in 20 minuti), ha realizzato 36 punti, quasi il triplo rispetto a quella dei Nuggets.

Il vero guaio per i texani resta Nikola Jokic: in gara6, il serbo ha realizzato 43 punti con 12 rimbalzi e 9 assist, ciliegina sulla torta di una serie fin qui da 23.5 punti, 11.7 rimbalzi e 9 assist di media, cifre non certo trascurabili per un giocatore al debutto nei playoff NBA.

«Come sarà gara7? Non lo so, non ne ho mai disputata una, posso soltanto immaginare che sarà ancora più dura rispetto a questa» ha detto il 24enne serbo, conscio che Denver non vince una partita dentro-fuori nei playoff da 25 anni, dai tempi dell’impresa firmata dal gruppo di Dikembe Mutombo contro Seattle.

Dagli scacchi alla NBA

Il fatto che i Nuggets - la squadra con il miglior bilancio casalingo della Lega - potranno affrontare la sfida decisiva tra le mura amiche non tranquillizza Gregg Popovich, che pure potrà contare su un vantaggio enorme in termini di esperienza. Anche per questo, prima di gara6 Popovich era stato in grado di infondere carica, e non tensione, ai suoi Spurs. «Il coach ci ha tranquillizzati, anche perché dopo essere finiti spalle al muro, c’era poco da dire: dovevamo vincere gara6, in qualsiasi modo» ha detto DeRozan. Anche se il vero tributo a Popovich è venuto dall’avversario, Mike Malone: il coach di Denver ha paragonato il collega alla leggenda degli scacchi Bobby Fischer. Un accostamento che lascia intendere quanto sarà dura la scalata di Denver in gara7.

Risultati della notte:

Ovest: San Antonio-Denver 120-103 (serie sul 3-3)

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