un anno dopo

Inter-Juventus: Higuain, Icardi... Un anno dopo è cambiato tutto

Gonzalo Higuain esulta dopo il gol del 3-2. LaPresse

Il 28 aprile 2018 la Juventus espugnò San Siro e di fatto si cucì addosso il settimo scudetto consecutivo con gol decisivo del Pipita. Sabato 27 si rigioca. E parecchie cose sono diverse...

Jacopo Gerna @jgerna77

Scherzi del cervellone che elabora il calendario di serie A. L’anno scorso, Inter-Juventus si era giocata il 28 aprile, in questa stagione San Siro si riempirà sabato 27 aprile. Quello che cambia profondamente è l’importanza delle due partite: la scorsa stagione il Napoli, reduce dal blitz allo Stadium firmato Koulibaly e staccato di un punto dalla capolista, già festeggiava il possibile sorpasso ai danni della Juventus, che invece fu protagonista del passo decisivo verso il settimo scudetto consecutivo con un 3-2 in rimonta. Quest’anno la Signora, reduce dai festeggiamenti per l’ottavo Tricolore in fila, giocherà solo per la gloria. La partita conta solo per l’Inter, anche se la corsa per il posto in Champions, a meno di improbabili crolli, pare abbastanza ben indirizzata.

DA DOUGLAS AL PIPITA
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L’anno scorso, la partita si mise subito bene per la Juve, in gol con Douglas Costa e in superiorità numerica per l’espulsione di Vecino, decretata con l’aiuto della Var. Ma nella ripresa una grande Inter rimontò in 10 col gran gol di Icardi e l’autorete di Barzagli, prima dell’altro autogol di Skriniar su iniziativa di Cuadrado e del colpo di testa di Higuain.

HIGUAIN
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Già, Il Pipita. Proprio lui. In quel momento l’argentino era il centravanti titolare della Signora, anche se la società aveva già deciso di migliorare nel ruolo. Oggi Higuain è passato da una cessione estiva al Milan vissuta malissimo a una seconda parte di stagione al Chelsea. A giugno è più che probabile un ritorno a Torino: la Juve dovrà trovargli un’altra sistemazione.

DYBALA & ICARDI
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Abbastanza clamorosa anche l’evoluzione della situazione degli altri due argentini: Paulo, che in quella partita fu decisivo dalla panchina, ha giocato la sua peggior stagione da quando è alla Juventus. È scivolato indietro nelle gerarchie e l’arrivo di CR7 non gli ha giovato. Per Icardi non si è trattato di un problema di campo: Mauro ha pagato tutte le vicende post 13 febbraio, quando gli venne tolta la fascia di capitano prima di Rapid-Inter. In attesa di un divorzio sempre più probabile (anche la Juve è alla finestra) , Icardi è la riserva di Lautaro Martinez e, nonostante sia pressoché infallibile dal dischetto, a Frosinone ha dovuto cedere un rigore a Ivan Perisic.

GLI ALTRI
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Ma da un anno a oggi sono cambiate molte altre cose: Joao Cancelo è stato acquistato proprio dalla Juventus, Andrea Barzagli ha annunciato il ritiro dopo un’ultima stagione in sordina, Gigi Buffon ha salutato Torino ma ha mancato un altro assalto alla Champions col Psg, Bernardeschi, entrato a partita in corso, è diventato un pilastro per Allegri.

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