Aiuto, la chiesa e il campanile del centro storicico sono diventati gialli. E' il grido che si alza da numerosi post sui social dopo che a Capalbio, capitale chic della Maremma grossetana, sono state tolte le impalcature dalla facciata della pieve di San Nicola e a tutti è apparsa nel suo nuovo aspetto. Gialla appunto e un po' troppo "ringiovanita". Parete liscia al posto di quella sbiadita e scrostata di prima. "Adesso abbiamo un perfetto intonaco giallo-arancio da villetta sul mare, cui mancano solo gli infissi in alluminio. Incredibile" è uno dei velenosi commenti su Facebook e in tanti a gudicare dal tenore dei post la pensano così.
Il sindaco Luigi Bellumori, in scadenza di mandato, quando qualche giorno fa si è affacciato al balcone del Comune ha fatto un balzo: "Ma come, è proprio così gialla o è un riflesso della luce?". Subito ha fatto un sopralluogo con l'archittetto del Comune, anche lui piuttosto sconcertato. Poi Bellumori ha convocato parroco, capigruppo e soprintendenza di Siena, Arezzo e Grosseto che ha seguito i lavori. Anzi ha scritto pure al ministro dei Beni culturali per metterlo a parte della questione.
"E' andata così - racconta Bellumori - nell'autunno del 2018 il parroco mi ha spiegato che aveva qualche benefattore che lo aiutava e che la chiesa aveva bisogno di un restauro importante, non solo della facciata ma anche del campanile che pare fosse messo male. La chiesa è un bene è tutelato e quindi sotto l'alta direzione della soprintendenza di Siena che ha seguito i lavori". A fine novembre è arrivato il via libera per il cantiere e una ditta ha iniziato lo scorso gennaio ha lavorare sugli esterni: "La facciata era tutta impacchettata e non si vedeva niente, abbiamo capito quello che era stato fatto quando il parroco ha chiesto di togliere le impalcature per far passare la processione del Venerdì Santo" spiega ancora il sindaco che tuttavia precisa: "Il Comune non c'entra niente in questa storia e io nemmeno sono uno specialista nella materia, tuttavia devo dire che il colore e il tipo di intonaco scelto lasciano qualche perplessità più che altro per il contesto intorno, siamo in pieno centro storico...". Sembra che l'architetta che dirige i lavori abbia cercato di rassicurare sulla tonalità: il giallo sbiadirebbe rapidamente con qualche pioggia e con un po' di sole estivo. Quindi, tutto sotto controllo e soprattutto, tutto regolare.
Tuttavia siccome non è un normale periodo dell'anno, ma siamo in piena campagna elettorale per le amministrative, la chiesa gialla diventa un tema politico a Capalbio. Uno dei candidati a sindaco, Settimio Bianciardi protesta e vara una petizione online da inviare al ministero dei Beni culturali per contestare l'intervento e cambiare almeno il tono del colore prima di chiudere i lavori. Titolo della petizione: "Salviamo la chiesa di San Nicola": al momento non è che stia riscuotendo un clamoroso consenso, visto che hanno sottoscritto soltanto 150 persone. Daniela sulla pagina del candidato sindaco prova a spiegare in un post: "La ditta appaltatrice ha detto che la Soprintendenza ha esplicitamente scelto quel colore, sulla base di un campione di vecchissimo intonaco staccato da sotto la gronda. Praticamente hanno fatto fare un salto indietro nel tempo a chiesa e campanile, non tenendo minimamente conto del contesto attuale. È come se si costringessero le forze di polizia ad indossare corazze, elmi e cimieri, pretendendo che i cittadini le rispettassero come se fosse normale, perché una volta vestivano così!...". Nei commenti c'è chi esagera e sostiene che sia andato perduto l'intonaco antico (in realtà gli ultimi lavori sulla facciata sono degli anni Sessanta). Ma insomma, il giallo fa scandalo a Capalbio e divide il paese tra favorevoli e contrari, mentre il parroco, racconta il sindaco Bellumori, sottolinea che tutto è stato controllato dagli esperti della soprintendenza. Piaccia o non piacca, il giallo ci potrebbe stare.
Il sindaco Luigi Bellumori, in scadenza di mandato, quando qualche giorno fa si è affacciato al balcone del Comune ha fatto un balzo: "Ma come, è proprio così gialla o è un riflesso della luce?". Subito ha fatto un sopralluogo con l'archittetto del Comune, anche lui piuttosto sconcertato. Poi Bellumori ha convocato parroco, capigruppo e soprintendenza di Siena, Arezzo e Grosseto che ha seguito i lavori. Anzi ha scritto pure al ministro dei Beni culturali per metterlo a parte della questione.
"E' andata così - racconta Bellumori - nell'autunno del 2018 il parroco mi ha spiegato che aveva qualche benefattore che lo aiutava e che la chiesa aveva bisogno di un restauro importante, non solo della facciata ma anche del campanile che pare fosse messo male. La chiesa è un bene è tutelato e quindi sotto l'alta direzione della soprintendenza di Siena che ha seguito i lavori". A fine novembre è arrivato il via libera per il cantiere e una ditta ha iniziato lo scorso gennaio ha lavorare sugli esterni: "La facciata era tutta impacchettata e non si vedeva niente, abbiamo capito quello che era stato fatto quando il parroco ha chiesto di togliere le impalcature per far passare la processione del Venerdì Santo" spiega ancora il sindaco che tuttavia precisa: "Il Comune non c'entra niente in questa storia e io nemmeno sono uno specialista nella materia, tuttavia devo dire che il colore e il tipo di intonaco scelto lasciano qualche perplessità più che altro per il contesto intorno, siamo in pieno centro storico...". Sembra che l'architetta che dirige i lavori abbia cercato di rassicurare sulla tonalità: il giallo sbiadirebbe rapidamente con qualche pioggia e con un po' di sole estivo. Quindi, tutto sotto controllo e soprattutto, tutto regolare.
Tuttavia siccome non è un normale periodo dell'anno, ma siamo in piena campagna elettorale per le amministrative, la chiesa gialla diventa un tema politico a Capalbio. Uno dei candidati a sindaco, Settimio Bianciardi protesta e vara una petizione online da inviare al ministero dei Beni culturali per contestare l'intervento e cambiare almeno il tono del colore prima di chiudere i lavori. Titolo della petizione: "Salviamo la chiesa di San Nicola": al momento non è che stia riscuotendo un clamoroso consenso, visto che hanno sottoscritto soltanto 150 persone. Daniela sulla pagina del candidato sindaco prova a spiegare in un post: "La ditta appaltatrice ha detto che la Soprintendenza ha esplicitamente scelto quel colore, sulla base di un campione di vecchissimo intonaco staccato da sotto la gronda. Praticamente hanno fatto fare un salto indietro nel tempo a chiesa e campanile, non tenendo minimamente conto del contesto attuale. È come se si costringessero le forze di polizia ad indossare corazze, elmi e cimieri, pretendendo che i cittadini le rispettassero come se fosse normale, perché una volta vestivano così!...". Nei commenti c'è chi esagera e sostiene che sia andato perduto l'intonaco antico (in realtà gli ultimi lavori sulla facciata sono degli anni Sessanta). Ma insomma, il giallo fa scandalo a Capalbio e divide il paese tra favorevoli e contrari, mentre il parroco, racconta il sindaco Bellumori, sottolinea che tutto è stato controllato dagli esperti della soprintendenza. Piaccia o non piacca, il giallo ci potrebbe stare.