Vincenzo Montella, 44 anni. LaPresse

Vincenzo Montella, 44 anni. LaPresse

Gli è già capitato di vincere a Torino da allenatore viola. Coppa Italia, doppietta di Salah, gioia pura. Spenta dalla rimonta della Juventus nel ritorno al Franchi. Sabato proverà a fare un nuovo scherzetto ai bianconeri. Sapendo che per una volta, dietro alla Juventus, c’è qualcosa di molto più importante: l’Atalanta. “Teniamo molto alla sfida di Torino - attacca Montella - dopo però abbiamo una gara super importante, una via che può anche riportarci in Europa: sarà una settimana decisiva”. Poi sulla squadra: “Ci stiamo conoscendo, in questo finale di stagione sarò piu io ad adattarmi ai calciatori che viceversa. La squadra è disponibile, il percorso è quello giusto. Non voglio vedere timore, quello va lasciato a casa prima di partite come quella con la Juve e con l’Atalanta”.
juventus — “Stiamo preparando la gara di Torino per provare a vincere. Il 4-2 casalingo con la tripletta di Rossi? Oggi ho visto qualche ritaglio di giornale, fu una giornata memorabile. Nel calcio tutto è possibile, a volte basta una scintilla per capovolgere ogni situazione. Affrontiamo i più forti, sono abituati a rialzarsi e combattere. Me li aspetto delusi, ma feroci. Le grandi società sanno voltar pagina velocemente anche se spero ovviamente sabato non ci riescano”. Poi sulla vittoria in Supercoppa da tecnico del Milan. “Alzare quel trofeo fu meraviglioso, una soddisfazione vera”. Ronaldo ad un certo punto entrò in orbita rossonera “Quando ero al Milan se ne parlò, ma non ci ho mai creduto fino in fondo. Insieme a Messi è il piu forte del mondo. Ronaldo va ammirato totalmente dal punto di vista mentale, della fame, della tensione pre gara e per come si prepara. È un punto di riferimento per chi vuol fare il giocatore. Per fare un Messi invece bisogna nascere con un talento fuori dalla norma”.
modello ajax — “Porterò qualche ragazzo a Torino. Nel calcio per avere risultati come quelli dell’Ajax si deve avere pazienza ed in Italia non c’è. Non si dovrebbe guardare ai risultati immediati, ma qua sappiamo che non è così. Vogliamo creare un’identità e poi migliorarla nel tempo. Le squadre vincenti si costruiscono nel tempo perché nell’evoluzione piano piano ti accorgi di cosa hai bisogno”.
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chiesa — “Federico è un calciatore moderno e straordinario, chiaramente potrebbe giocare nelle migliori squadre d’Europa dalla Juve al Bayern, Liverpool e City tanto per dirne alcune. Ma non dimenticate che Chiesa è un calciatore della Fiorentina. Ora non è il momento di parlare di mercato. Lui è abituato alle voci. Giocherà sabato? È giovane, forte e completo: credo che giocare sabato lo possa solo aiutare. Semmai vediamo quanto. Bernardeschi? L’ho fatto esordire io, evidentemente lo reputavo pronto”.
turnover — “Abbiamo bisogno di stare insieme, purtroppo Juve ed Atalanta giocano con sistemi e moduli totalmente diversi. Cinque giorni saranno sufficienti per recuperare. Non voglio cambiare più di un giocatore per reparto, certo qualche considerazione in vista di giovedì prossimo la dovrò fare. Benassi è un giocatore molto importante per noi, domenica avevamo tre attaccanti quindi ho fatto scelte diverse, ma ha la mia totale fiducia”.